Ancora fave e pecorino (ovvero gli spaghetti di oggi)




Ieri finalmente ho trovato nella cassetta della posta il numero di maggio de La Cucina Italiana

Comprandola in edicola rischiavo di perdermi dei numeri, perché qui arriva col contagocce; in abbonamento mi arriva in super-ritardo, ma non ci posso rinunciare: la seguo dal 1989 e ogni mese ci trovo qualcosa di bello e interessante! 

In ogni caso su questo numero c’è un servizio sui condimenti per la pasta che si preparano col mortaio (pesto, salsa di noci…) e da qui ho tratto ispirazione per il sugo che ho preparato oggi.


Fave
pecorino 
cipolla bionda
yogurt intero naturale
aglio
pepe
olio extravergine di oliva
menta fresca
spaghetti alla chitarra (o altra pasta lunga)

Mondare le fave. Grattugiare del pecorino non troppo stagionato; meglio farlo a mano, con una grattugia a buchi larghi, così da non “impastare“ il formaggio. 

Tritare finemente la cipolla bionda e affettare l’aglio (o lasciare lo spicchio intero, se si preferisce toglierlo). 

Tritare anche le fave con un tritatutto a mano o con la mezzaluna. 

In una pentolina a bordi alti far soffriggere brevemente la cipolla e l’aglio con l’olio, unire poi le fave e lasciar stufare aggiungendo le foglie di menta spezzettate con le mani e un poco di acqua.

Cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Un minuto prima del termine della cottura unire alle fave sia il formaggio grattugiato, sia un paio di cucchiai di yogurt e mescolare bene. 

Scolate la pasta al dente conservando un paio di cucchiai di acqua di cottura, versarla nella pentola insieme alle fave (con l’acqua conservata) e mantecare bene tenendo la pentola su fuoco dolcissimo fino a che il sugo non abbia avvolto bene la pasta. Terminare con un po' di pepe bianco e servire immediatamente.

1 commento:

  1. Questi devono essere una delizia, cercherò di provarli quanto prima

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