Un classico: amici che portano in dono una bottiglia di vino passito* e ne rimane quel pochino che rischia di svaporare.
Sarebbe un vero peccato! Quindi è tassativo inventarsi qualcosa per utilizzare quel bicchierino di nettare. La prima idea è quella di uno zabaione, ma, visto che la temperatura non è proprio quella adatta, preferisco trasformarlo in una mousse da servire fredda.
Non è comunque un dolce leggero, lo ammetto, quindi meglio servirlo in tazzine da caffè spiritose o colorate (ovvero mini-porzioni) e gustarselo come un piccolo sfizio.
Sarebbe un vero peccato! Quindi è tassativo inventarsi qualcosa per utilizzare quel bicchierino di nettare. La prima idea è quella di uno zabaione, ma, visto che la temperatura non è proprio quella adatta, preferisco trasformarlo in una mousse da servire fredda.
Non è comunque un dolce leggero, lo ammetto, quindi meglio servirlo in tazzine da caffè spiritose o colorate (ovvero mini-porzioni) e gustarselo come un piccolo sfizio.
2 tuorli
2 cucchiai di zucchero bianco
50 ml di vino passito
150 g di panna da montare fresca
In una bastardella immersa in un bagno maria montare lentamente con una piccola frusta i tuorli con lo zucchero e unire a filo un cucchiaio di acqua e tutto il vino.
Quando il composto sarà voluminoso e ben montato, toglierlo dal bagno maria. Mentre si raffredda montare la panna (fredda e con un pizzico di sale) con una frusta elettrica, quindi unire i due composti mescolando molto delicatamente dall’alto in basso.
Versare la mousse nei contenitori prescelti e conservare il frigorifero fino al momento di servire.
Quando il composto sarà voluminoso e ben montato, toglierlo dal bagno maria. Mentre si raffredda montare la panna (fredda e con un pizzico di sale) con una frusta elettrica, quindi unire i due composti mescolando molto delicatamente dall’alto in basso.
Versare la mousse nei contenitori prescelti e conservare il frigorifero fino al momento di servire.
Se non possedete una bastardella non è un problema: va benissimo una ciotola resistente al calore (meglio di metallo) che si adatti bene al pentolino dove terrete a sobbollire il bagno maria. State solo più attenti a non scottarvi quando la muovete!
*Per esempio una Vernaccia di Oristano invecchiata in botte (uve vernaccia appassite sui tralci, vinificazione in bianco, affinamento in piccole botti di rovere o castagno).
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