Spaghetti alla chitarra con radicchio


Piove, anzi diluvia, anzi grandina. Chiusa in casa, per giunta con con un raffreddore che ha ceduto il posto a due giorni di afonia totale, una poveretta come può distrarsi se non facendo la pasta? In fondo è abbastanza facile e non richiede una perfetta lucidità…

Semola rimacinata di grano duro
acqua tiepida
olio extravergine di oliva
sale


radicchio lungo
cipolla rossa
olio extravergine di oliva
vino bianco
 
Lavorare la semola con un po' di olio, unire un pizzico di sale, quindi aggiungere tanta acqua quanta serve per ottenere un impasto omogeneo ed elastico. Lavorarlo finché non sarà perfettamente liscio, quindi formare una palla, avvolgerla strettamente in pellicola per alimenti e conservarlo in frigorifero per circa mezz'ora.

Nel frattempo sistemare sul piano di lavoro la propria (bellissima!) chitarra* e preparare il sugo per condire la pasta. 
Affettare sottilissimamente la cipolla farla appassire in tegame con un filo d'olio. Spruzzare un po' di vino bianco e lasciar sfumare. Attendere un paio di minuti quindi unire anche il radicchio mondato, lavato e tagliato a striscioline sottili. Aggiungere un paio di cucchiai d'acqua calda e lasciar stufare.



Estrarre la pasta dal frigorifero, suddividerla in più parti e stendere diverse sfoglie non troppo sottili con il matterello. Passare le sfoglie sulla chitarra e ricavare gli spaghetti.

Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua con sale e un cucchiaio d'olio.







Scolarli al dente (pochisssssimi minuti) e unirli al sugo, aggiungendo, se serve, ancora un filo d'olio.

Servire subito (la pasta fresca si raffredda in fretta).



4 commenti:

  1. Ciao, Orata!
    Ho letto con piacere sia questa ricetta, sia il post sulla storia degli spaghetti alla chitarra della tua infanzia. A parte che le foto sono bellissime, leggendo quello che scrivi sembra che fare la pasta in casa sia facile davvero. Mi fai venir voglia di provare anche io. Ti terrò aggiornata!!!

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    1. Ma certo che fare la pasta in casa è facilissimo: prova una volta e poi non potrai più farne a meno!
      Mi fa molto piacere che ti piacciano le mie foto :-)

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  2. Io ho sempre fatto la pasta all'uovo, come si usa dalle mie parti (sono di Piacenza)... Ma penso che cercherà la semola di grano duro e proverò a farla una volta come dici tu. Mi daresti le dosi esatte di acqua e olio, per favore? Grazie!

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    1. Cara Sabrina, fare la pasta con la semola è facile e poco impegnativo.
      Certo, è diversa dalla pasta all'uovo, imprescindibile per i ravioli che si fanno tra Lombardia ed Emilia Romagna!
      Comunque... le dosi di olio e acqua non sono indicabili con precisione: devi per forza "andare a occhio".
      Per sicurezza tu inizia con 1 cucchiaino d'olio per ogni 100 gr di farina e poi aggiungi poca acqua tiepida; comincia a lavorare l'impasto con la punta delle dita e poi aggiungi ancora un po' d'acqua e lavora con più decisione. Ti renderai conto senza sforzo se ne serve altra o può bastare.
      Insomma... serve solo un minimo d'esperienza, che di certo tu già hai, se sei abituata a fare la pasta all'uovo.

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