Ravioli rosa con zucca e ricotta



Ci ho preso gusto. A fare i ravioli rosa con il Cannonau, intendo. Dopo la felice esperienza di qualche settimana fa (qui la ricetta), ho riprovato a fare la pasta con il vino, ma questa volta ho mischiato semola e farina e ho aggiunto un uovo. Il ripieno poi è quasi-dolce, fatto di zucca e ricotta; niente formaggio, ma un po’ di pane integrale – il pistoccu; ne trovate qui qualche notizia – per aumentarne la consistenza. Il procedimento è un po’ lungo, ma semplice. I ravioli sono grandi e con la pasta spessa, per sentirne meglio il sapore.





Per circa 30 ravioloni:

250 g di semola rimacinata di grano duro
250 g di farina tipo 0
1 uovo intero
vino Cannonau
un pizzicone di sale

350 g di zucca pulita cruda (in cottura perderà peso)
200 g di ricotta di pecora freschissima
50 g di pane pistoccu integrale
olio extravergine di oliva
sale

erbe aromatiche fresche (timo, maggiorana, erba cipollina, prezzemolo)
2 grosse noci di burro (circa 75 g)



Setacciare semola e farina insieme direttamente sulla spianatoia. Formare una fontana e versarvi l’uovo già leggermente battuto e un po’ di vino. Aggiungere un pizzico di sale e cominciare a mescolare con una forchetta. Aggiungere un altro po’ di vino e impastare con le mani aggiungendo altro vino, poco per volta per non rischiare di eccedere. Lavorare la pasta abbastanza a lungo (sarà un po’ “dura”) fino a ottenere una consistenza liscia e omogenea. Formare una palla e lasciarla riposare sulla spianatoia stessa, sotto una ciotola rovesciata.




Nel frattempo scaldare il forno, mondare la zucca da scorza e semi e tagliarla a fette. Disporre le fette su un foglio di carta forno, spennellarle con pochissimo olio extravergine di oliva e cospargerle di pochissimo sale. Infornare e cuocere a 180° circa fino a che la zucca non sarà morbida al tatto. Lasciarla raffreddare.

Sbriciolare il pane, setacciare la ricotta e spappolare con una forchetta la zucca. Mescolare bene. Assaggiare e aggiungere sale solo se occorre (ma non dovrebbe...). Lavorare fino a che il composto sarà ben omogeneo.

Riprendere la pasta. Dividerla in quattro parti e tirare la sfoglia con il matterello o con la macchinetta tirasfoglia. L’importante è che non sia troppo sottile. Ritagliare 60 pezzi di pasta – rotondi e smerlati come i miei, o quadrati – e disporre un cucchiaino da tè di ripieno su 30. Chiudere sovrapponendo i pezzi rimanenti; per migliorare la chiusura bagnare leggermente con un po’ di acqua i bordi e premere bene.

Man mano che sono pronti, adagiare i ravioloni su un piatto o un vassoio cosparsi di semola.  

Tritare le erbe con la mezzaluna. Far sciogliere il burro a fuoco dolcissimo e aggiungere le erbe. Lasciar insaporire mezzo minuto, poi spegnare il fuoco e tenere al caldo.





Portare a ebollizione abbondante acqua salata; farvi scivolare delicatamente i ravioli, che cuoceranno in circa 8 minuti (a seconda della consistenza e dello spessore della pasta).

Scolarli altrettanto delicatamente uno a uno e disporli nei piatti. Aggiungere un cucchiaio di burro fuso con le erbe. Servire immediatamente.






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