Biscotti semplici di semola: la scusa per accendere il forno

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È un pomeriggio freddo e piovoso e serve una scusa per accendere il forno e riscaldare almeno la cucina? Biscotti! Possibilmente semplici e abbastanza rustici, da preparare con ingredienti che di certo sono già in dispensa. Mezzoretta e si possono già mettere teiera e caffettiera sul fornello e chiamare a raccolta amici e vicini; perché ci sono le feste di fine anno ed è il momento migliore per condividere, mi pare di ricordare.



Se, e dico se... dovessero avanzare, la mattina dopo saranno perfetti insieme al caffelatte spalmati di marmellata di pesche e zenzero preparata la scorsa estate.




Per 16 grossi biscotti:



200 g di semola rimacinata di grano duro

100 g di burro fresco*

75 g di zucchero di canna grezzo

1 tuorlo (circa 20 g)

1 pizzico di sale

scorza grattugiata di limone a piacere



Estrarre il burro dal frigorifero perché va utilizzato molto morbido. Accendere il forno e portarlo a 170° in modalità ventilata. Foderare la placca del forno con la cartaforno e cospargerla con un po’ di semola.



Versare lo zucchero in una ciotola, aggiungere il sale e la scorza grattugiata di limone. Unire il tuorlo d’uovo e lavorare con un cucchiaio per alcuni minuti.



In un’altra ciotola lavorare con la punta delle dita la semola con il burro e ottenere delle briciolone.



Unire i contenuti delle due ciotole e lavorare in fretta con le mani. Si deve ottenere una pasta piuttosto rustica e morbida. Lasciarla riposare in frigorifero per circa mezz’ora.



Riprendere l’impasto e dividerlo in 16 parti del peso approssimativo di 25 grammi l’una. Lavorare velocemente ogni pezzetto con i polpastrelli, adagiarlo dentro lo stampo a forma di cuore direttamente sulla placca del forno e ricavare 16 biscotti. Lasciare un po’ di spazio tra uno e l’altro.





Infornare sul ripiano centrale, cuocere 15 - 18 minuti a 170°. Estrarre subito la teglia e far raffreddare. I biscotti devono essere ben coloriti e si devono notare sulla superficie i cristalli di zucchero grezzo.



*io ho utilizzato un burro prodotto a Osidda (Nuoro) in un caseificio artigianale; un burro ottimo, dal sapore molto intenso e con un’alta percentuale di grasso. 


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