Gnocchetti neri con seppie e asparagi (per il concorso Asparago a colazione, pranzo e cena! - #AsparagoPiacentino #AsparagoChePiace)




Con questa ricetta partecipo al concorso Asparago a colazione, pranzo e cena! promosso dal Consorzio dell’Asparago Piacentino. Se volete unirvi a noi avete tempo fino al 5 maggio 2018. Qui trovate tutte le Info e regolamento  

Quella che vi propongo io è una ricetta molto semplice che non richiede particolare abilità, ma, piuttosto, ingredienti freschissimi. Il profumo del mare si sposa con gli asparagi, verdura primaverile per eccellenza, in un piatto colorato che si prepara rapidamente: la pasta fatta in casa aggiunge valore, ma di certo si può utilizzare anche una pasta industriale di buona qualità.



Per 4 persone:

200 g di semola di grano duro rimacinata finissima 
4 g circa di nero di seppia
acqua e sale q.b.

500 g circa di seppie pulite 
15 asparagi verdi coltivati di medie dimensioni 
1 spicchio d’aglio 
4 cucchiai di olio extravergine di oliva 
1 piccola noce di burro 
sale q.b.
erba cipollina e timo freschi

Pulire le seppie fresche eliminando osso e viscere, becco e occhi, ma conservando l’inchiostro *. Separare i tentacoli dalle sacche. I tentacoli serviranno per un’altra ricetta, magari un ragù di mare; le sacche vanno invece private della pelle e tagliate a dadini. Lavare bene il tutto.

Preparare la pasta. Setacciare la semola sulla spianatoia e formare una fontana;  versare nel centro un pizzico di sale, il nero di seppia e poca acqua tiepida. Cominciare a mescolare con una forchetta, quindi passare a impastare con le mani aggiungendo altra acqua se serve. Lavorare la pasta per almeno 20 minuti. Il colore dev’essere intenso, la consistenza elastica, liscia, morbida e la pasta non dev’essere bagnata. Formare una palla e lasciar riposare sulla spianatoia stessa, sotto una ciotola rovesciata.

Mondare gli asparagi eliminando la parte finale del gambo se troppo dura.
Tenere da parte le punte e tagliare a rondelle sottili tutto il resto.

Riprendere la pasta; suddividerla in sei parti uguali e lavorare ognuna formando lunghi cordoncini dello spessore di un mignolo che andranno tagliati in tocchetti lunghi poco più di un centimetro. Ogni tocchetto diventerà uno gnocchetto passandolo sull’apposito attrezzo di legno, o sul retro di una grattugia, o su un vetro smerigliato, o sui rebbi di una forchetta... via libera alla creatività.
Volete un’idea? date un’occhiata a questo vecchio post del blog - http://orataspensierata.blogspot.it/2014/05/vogliamo-gli-gnocchi-e-anche-le-rose.html

Man mano che gli gnocchetti sono pronti sistemarli in modo ordinato – è importante che non si sovrappongano – su un vassoio di legno leggermente infarinato o, se lo possedete, sul fondo di un tradizionale cesto di giunco basso e largo.
 
 
Lessare le punte degli asparagi in poca acqua leggermente salata. Ci vorranno pochi minuti. Scolarle e gettarle in una ciotola con acqua fredda: in questo modo rimarranno di un colore più brillante.
 
In una padella piuttosto larga sciogliere la piccola noce di burro insieme a 2 cucchiai di olio extravergine di oliva. Gettarvi gli asparagi a rondelle e lasciarli stufare aggiungendo un pochino di acqua. Anche in questo caso la cottura sarà breve.
 
Spostare gli asparagi in un piatto e tenerli da parte. Nella medesima padella scaldare altri 2 cucchiai d’olio con l’aglio: intero, se poi preferite eliminarlo, o grattugiato se vi piace il sapore (io preferisco questa seconda opzione). Gettarvi i dadini di seppia e far cuocere mescolando, o muovendo la padella in modo vivace per una decina di minuti.
 
Nel frattempo portare a bollore abbondante acqua salata e cuocervi gli gnocchetti.
Se li avete appena fatti la cottura sarà breve; se dovessero essere già secchi ci vorrà appena di più.

Scolare gli gnocchetti piuttosto al dente, tenendo da parte qualche cucchiaio di acqua di cottura; gettarli nella padella con le seppie, aggiungere sia le rondelle di asparago sia le punte e mescolare bene, ma delicatamente per no danneggiare le punte, per un paio di minuti, aggiungendo l’acqua di cottura e regolando di sale.

Distribuire la pasta condita nei piatti. Tocco finale: erba cipollina tagliuzzata e foglioline di timo. Servire immediatamente.



* il nero di seppia si può ricavare durante la pulitura delle seppie fresche; ci vuole un minimo di abilità per conservare intatte le sacche, che si possono riporre in frigorifero e utilizzare il giorno dopo per la pasta o un risotto. Altrimenti si può acquistare conservato in bustine o in barattolo - persino seccato e ridotto in polvere - in negozi di alimentari ben forniti. Ne servono comunque pochi grammi e... attenzione a mani e vestiti!

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