Marmellata (veloce) di limoni


Il limone (albero) ha – in condizioni ambientali favorevoli – la naturale attitudine a fiorire e fruttificare più volte nel corso dell'anno. 

Quindi non è raro ammirare contemporaneamente fiori (profumatissimi) e frutti sulla stessa pianta; addirittura si possono avere 4, 5 ma anche 7 fioriture nell'arco di dodici mesi, a seconda della varietà di limoni, del metodo colturale adottato e, naturalmente, del clima. 



Questi meravigliosi limoni vengono dalle colline di Cuglieri (Oristano), dal frutteto dell'amico Gian Luca Del Rio, patron del ristorante La Rosa dei Venti di Sennariolo. Le sue piante di limoni sono spettacolari, spettinate (quasi selvagge) enormi, verdissime, profumatissime, generosissime. 

Uno spettacolo che ripaga della faticosa risalita sulla strada con i cesti carichi di frutti! 
 
Succo fresco, scorza grattugiata, limonate, limoni sotto sale, limoni canditi e... marmellate. Con tutta la scorza e pochissimo zucchero. E una cottura breve.

Quasi un'insalata di riso


Insalata di riso? No. Sì. Forse. Dipende da come.

Non so voi, ma io non amo né la pasta, né il riso freddi (o a temperatura ambiente che dir si voglia). E poi, non c'è nulla da fare, ho un ricordo terribile di quelle insalate di riso anni '70 e '80 con ingredienti difficilmente riconoscibili - che spero vivamente abbiano ritirato dal mercato - quelle tipo "italiano al mare" all'Alberto Sordi, per capirci.

Quindi cerco alternative... Trovata! Il riso Naturalmente Aromatico di RisOristano! Con verdurine crude e cotte e dadini di mela. Una cosa semplice semplice.



Se il "mondo dell'insalata" vi intriga, vi anticipo che la newsletter dell'Orata Spensierata di luglio dedicherà all'argomento un lungo articolo. Iscrivetevi alla mailing list per ricerverla.

Estate al limone


Lo sapete che se cercate con Google la ricetta della "perfetta limonata" solo in inglese trovate qualcosa come 80,400,000 riscontri? Pazzesco! 

Io... prima ancora di avere la curiosità di consultare internet ho coraggiosamente spremuto due meravigliosi limoni di Cuglieri, ho filtrato il succo, ci ho fatto sciogliere 1 cucchiaio scarso di zucchero di canna e poi ho aggiunto acqua frizzante. 

Chissà se ho fatto bene.



Inasalata di sgombri (la seconda)



Le insalate. Un mondo. Tutto e niente. Sto preparando un articolo sull'argomento per il mese di luglio dell'Orata Spensierata Digest.

Nel frattempo qui ci sono: patate, fagiolini, sgombri conservati in olio d'oliva di alta qualità, pomodori, cipolle.




Per condire olio extravergine di oliva e qualche goccia di limone.











Biscotti semplici panna&vaniglia



Biscotti semplici, che risolvono la colazione, ma anche una pausa pomeridiana e possono persino fare la loro figura ben sistemati per un regalo, o accompagnare un caffè o un tè con le amiche E gli amici! E che? vogliamo lasciarli a casa?

Ora… la ricetta: so di averla presa da qualche parte, lo so. Ma non mi ricordo dove. Forse una rivista? So anche per certo che la ricetta originale non prevede lo zucchero di canna, che io invece uso in via esclusiva, e nemmeno una farina “rustica”; per il resto, a chi la dovesse riconoscere va il mio ringraziamento e la preghiera di farmelo sapere, così che io possa aggiungere un link, o un #, o un @.


Per circa 30 biscotti

250 g di farina tipo 1 (possibilmente macinata a pietra per una texture più rustica)
100 g di burro
70 g di zucchero di canna chiaro
25 g di amido di mais
1 uovo
2 cucchiai di panna fresca
5 g di lievito per dolci
2 cucchiaini di essenza di vaniglia
1 pizzico di sale

Setacciare insieme farina, amido di mais e lievito.

Frullare alla massima velocità lo zucchero di canna in un mixer (tipo zucchero a velo).

Sbattere con una forchetta uovo e essenza di vaniglia, più il pizzico di sale.

In una ciotola lavorare zucchero e burro, utilizzando una spatola di silicone, fino a ottenere una crema liscia e morbida. Aggiungere l’uovo e mescolare accuratamente.

Aggiungere il mix di farina a cucchiaiate continuando a mescolare usando la spatola di silicone.

Quando tutta la farina sarà incorporata aggiungere la panna. Se risultasse troppo difficile lavorare con la spatola si può impastare con le mani.

Con le mani formare una palla, chiuderla ermeticamente nella ciotola o avvolgerla in pellicola per alimenti e farla riposare in frigorifero per almeno 3 ore. Io ce l’ho lasciata tutta la notte.

Stendere la pasta con un matterello allo spessore di circa 8 millimetri e ritagliare i biscotti con lo stampino prescelto. Il mio era a forma di cuore, abbastanza tondeggiante, di 5x4,5 centimetri.



Sistemare i biscotti su un tappetino di silicone (o una placca rivestita di cartaforno) e cuocerli a 170° per circa 20 minuti in modalità ventilato.

Non “crescono”, quindi non c’è bisogno che i biscotti siano distanziati, basta che non si tocchino l’un l’altro.

Aprire il forno, attendere un paio di minuti, estrarre i biscotti e farli raffreddare su una griglia.


Tortilla di patate


Tortilla di patate: chi non la ama?
Qui ci sono anche le cipolle; è bella spessa ed è decisamente morbida


- Pues a mí me gusta la tortilla de patatas   fría

- Depende del grosor, leche


- No te enfades, Biscúter...


- No me enfado, collons, no me enfado; pero una tortilla tan honda come ésta debe comerse caliente, si no parecerá un adoqín
 
(Manuel Vásquez Montalban – Del humor al desencanto)

Bucatini con zucchine, formaggio tipo feta e bottarga di muggine



Per questo primo piatto che, tutto sommato, può tranquillamente fare anche da piatto unico vi serviranno:

bucatini (o spaghettoni) di qualità

le prime zucchine di campo (qui ci sono già!)


un buon formaggio "tipo feta" di latte di capra


bottarga di muggine


scorza di limone grattugiata


aglio e olio extravergine di oliva





Stufare le zucchine tagliate sottili con aglio e olio; sminuzzare la feta e mescolarla alla bottarga a fettine finissime e condire con poco olio. 

Cuocere la pasta al dente, aggiungerla alle zucchine, cospargere di feta e bottarga e di scorza di limone grattugiata al momento. 


Mantecare con poca acqua di cottura della pasta e servire immediatamente.


Belli quei limoni, eh? Regalo graditissimo dal frutteto dell'amico Gian Luca.

Bucatini alla buzzonaglia di tonno rosso e pomodorini (quasi) confit


Per “buzzonaglia” si intende una parte poco pregiata del tonno rosso: quella che sta attaccata alla spina centrale del grosso pesce. È una carne molto irrorata, quindi scura, quasi nera, di sapore molto intenso e consistenza cedevole. Si usa in cucina, conservandola sott’olio, praticamente solo in Sardegna e in Sicilia. 

La parola buzzognaglia non è italiano: Treccani la tratta come un neologismo, l’Accademia della Crusca la ignora. Ho fatto un paio di ricerche e alla fine ho capito solo che l’origine è incerta (sarà arabo?). 


L'abate Michele Pasqualino da Palermo, nel suo Vocabolario siciliano etimologico, italiano, e latino del 1785 cita la versione siciliana – busunagghia o bufunagghia – con queste parole “Dicesi quella carne del tonno di pessimo colore e di mal sapore…”

Chiaramente l’abate si sbagliava, o aveva assaggiato una conserva malriuscita!
 
Quella che ho aperto io invece era perfetta: saporita, carnosa… piena di mare.

L’ho abbinata a dei pomodorini cotti in forno stesi sulla piastra, dopo averli ben conditi con olio, sale, zucchero, aglio grattugiato e maggiorana. Li ho fatti cuocere a 180° per circa 15 minuti.
Non si possono quindi definire tecnicamente “confit”, ma non avendo intenzione di conservarli, bensì di consumarli immediatamente, il procedimento ha dato i risultati sperati: pomodori quasi “sublimati” (concedetemela!) profumati e ancora morbidi.

Una volta scolata la pasta è bastato riunire tutto in una ciotola e mescolare. E poi servire su un piatto bellissimo, regalo di amici molto cari.

Focaccia con cipolle e rosmarino



Una focaccia con le cipolle e il rosmarino 🌿




Farina multicereali e farina di tipo 1 in parti uguali e una lievitazione lenta: 72 ore in frigorifero.