Crema di lattuga e patate con lenticchie nere

 

Mangiar leggeri per qualche giorno ci può fare solo bene.


E allora minestra di lattuga e patate rosse di Gavoi. Con lenticchie nere, perché i legumi sono importanti. E l'effetto nel piatto non è male, dai!



Tonno con nocciole e semi di senape su purè di patate al limone e contorno di funghi

 

Tonno con nocciole e semi di senape su purè di patate al limone e contorno di funghi.
 
Un altro piatto facilissimo da fare, se (una volta l'anno) pensate di potervi concedere di mangiare tonno fresco. Il secondo ideale dopo la crema di funghi e patate che trovate qui sotto, con cui ha in comune alcuni ingredienti.
 
Servono:
filetto di tonno tagliato a "dadoni"
patate
funghi cardoncelli
nocciole
semi di senape
scorza di limone
olio, burro
sale, pepe
aglio (se piace)
 

Tritare le nocciole (meglio se tostate) e mischiarle ai semi di senape. Passarvi i dadi di tonno fresco premendo leggermente perché aderiscano bene in una sorta di "panatura".
 
Nel frattempo lessare le patate con la buccia, sbucciarle, passarle con lo schiacciapatate, riunirle in una casseruola, aggiungere burro, sale, pepe bianco, scorza di limone grattugiata al momento.
 
Scaldare dell'olio in una padella (o meglio, se lo avete, un wok) aggiungere l'aglio intero ma schiacciato, far insaporire un momento e poi aggiungere i funghi cardoncelli tagliati in grossi pezzi. Cuocerli brevemente e poi tenerli da parte al caldo.
 

Nello stesso wok scaldare altro olio (se piace anche dell'aglio) e far saltare i dadi di tonno, che devono rimanere decisamente rossi all'interno (il tonno troppo cotto è... beh, semplicemente TROPPO cotto).
 
Amalgamare il purè facendo ben sciogliere il burro, poi sistemarlo sui piatti. Posizionare i dadi di tonno, aggiungere i funghi e servire subitissssimo.

 

Crema di patate di gavoi (con la buccia) e funghi cardoncelli

 

Patate rosse di Gavoi (me-ra-vi-glio-se-!) e funghi cardoncelli per una crema semplice, dai sapori gentili ma riconoscibili, facilissima da fare.
Perfetta per una cena prefestiva, no?
 
Servono:
 
brodo vegetale
patate rosse
funghi cardoncelli
cipolla
aglio (se piace; a me moltissimo)
olio, sale, pepe bianco
pecorino grattugiato
 
(alle patate lasciate la buccia: fa bene)
 
Mondare i funghi, farli a pezzetti e dividerli in due parti. Mondare le patate, ridurle a dadini. Affettare sottilissima la cipolla (ne basta poca), tritare l'aglio e dividerlo in due parti.
 

Scaldare il brodo vegetale. In una casseruola scaldare l'olio, aggiungere la cipolla e metà dell'aglio. Far appassire. Aggiungere una parte di funghi e le patate, far insaporire. 
 
Coprire con il brodo e far cuocere a fuoco lento. 
 
Nel frattempo scaldare un po' d'olio con l'aglio in una padella e far saltare i funghi rimanenti. Tenerli da parte. 
 
A cottura ultimata passare la minestra con un frullatore a immersione, regolando di sale, aggiungendo un po' di pepe bianco appena macinato e un po' di pecorino grattugiato. 
 

Versare nei piatti e completare con i funghi saltati.
Fatto!

Torta di mais e nocciole (ispirazione amor polenta)

 

Qualche giorno fa la collega blogger Marica ha pubblicato sul suo profilo uno spettacolare amor polenta, un dolce lombardo a base di farina di mais. 
 
Mi sono resa conto che non ne mangiavo da... vent'anni ? forse di più! Il primo impulso è stato di rifarlo immediatamente. 
 
E invece no. Preferisco rimanere con il ricordo (e il desiderio di affondare in quello di Marica) e sfornare un altro dolce, sempre con farina di mais, ma con ingredienti un po' diversi.
 
Meno soffice, un po' più rustico, ma perfetto per essere inzuppato in qualsiasi cosa: latte, orzo, tè, caffè e anche cioccolata.
 
L'ho cotto in una tortiera quadrata per poterlo tagliare a cubetti da acchiappare senza nemmeno sporcarsi le mani.
 



100 g di burro
100 g di zucchero di canna
100 g di farina di mais fioretto
75 g di farina di farro
75 g di farina di nocciole
2 uova intere + 1 tuorlo
8 g di lievito per dolci 
1 cucchiaio da minestra di liquore dolce (io ho usato un po' di Moscato di Sorso Sennori Doc)
1 cucchiaino da té di estratto di vaniglia liquido
1 pizzico di sale
 

Mischiare la farina di mais con quella di farro e quella di nocciole; aggiungere il lievito e un pizzico di sale e setacciare.  
 
Lavorare il burro con lo zucchero fino a ottenere una pomata; aggiungere l'estratto di vaniglia e il liquore (o il Moscato)
 
Rompere le uova (2 intere, più un solo tuorlo) in una scodella. Batterle leggermente con una forchetta e aggiungerle pian piano al composto di burro alteranandole a cucchiaiate di farine. 
 
Versare il composto in un tortiera quadrata (circa 22 centimetri di lato) imburrata e infarinata con mais fioretto e cuocere nel forno (statico) a 165° per circa 50 minuti.
 
Lasciar intiepidire prima di sformare. Tagliare a cubetti. 



Involtino di tacchino con formaggio di capra

 

L'involtino. 
 
Una falda di carne - ma anche di pesce o di verdura - avvolta su un ripieno e chiusa in modo che non si disfi in cottura.
 
Bene. Una cosa che non cucino MAI. Probabilmente l'ultima volta che ho cucinato gli involtini (che, per altro, mia nonna chiamava "polpett", perché le polpette erano i "mondeghili") andavo ancora al liceo.
 
Comunque, in questi involtini di tacchino ci sono una fetta di prosciutto cotto; parecchie listarelle di formaggio di capra e una foglia di salvia.
 
Li ho accompagnati con della insalata belga stufata.
 

 

Penne integrali con funghi, cipollotti e ricotta

 

Penne di farro integrale.

con funghi coltivati, cipollotti, ricotta di pecora, prezzemolo
 
Un primo piatto che si prepara in (letteralmente) 15 minuti!

 


Polpette tonde, di carne, con i semini

 

Di polpette è pieno il mondo. C'è chi ha la sua ricetta immodificabile negli anni; chi le fa per usare gli avanzi e mettersi la coscienza (culinaria) in pace. E chi le fa a caso come me, ogni volta diverse, senza prima dcidere gli ingredienti.
 
In queste ci sono:

carne macinata mista
cipolle bionde
pane non-di-giornata
uovo
prezzemolo fresco del mio terrazzo
qualche barba di finocchio
un po' di semini misti (sesamo, lino...)
poco sale
 
 
Gli ingredienti - tutti a occhio e secondo i  gusti, con prevalenza netta di carne, però - vanno passati al mixer (anche se la carne è già macinata) per ottenere un impasto morbido e fine. 
 
Ogni polpettina va passata velocemente nella farina o nella semola finissima e lavorata con le mani umide. La cottura è, naturalmente, "al salto" in padella caldissima con poco olio.
 
Fatene una montagna - o almeno una montagnetta, dai... - perché spariscono in frettissima! Se dovessero avanzarne si riciclano l'indomani con un po' di passata di pomodoro e due capperi.

 


Torta "da merenda" di ricotta e cacao

 

Una torta da merenda di quelle classiche che più classiche non si può. Perfetta anche in forma di “ciambellone” (ad aver lo stampo con il buco!)

 

Da gustare con con tè, caffè, orzo, tisana…  usando queste tazze speciali. Speciali perché mi sono state regalate come ricordo di una persona che se ne è andata serenamente dopo una vita lunghissima e piena di affetti. Sono quasi certa che questa torta le sarebbe piaciuta, così come è piaciuto a noi gustarla in suo ricordo. 

 


150 g di semola finissima 

120 g di farina integrale di grano tenero 

30 g di amido di mais

300 g di ricotta di pecora freschissima

250 g di zucchero di canna

100 g di burro

3 uova

1 cucchiaio da minestra di cacao amaro

1 bustina di lievito per dolci

2 cucchiai di granella mista di mandorle, nocciole e noci

 


Mescolare semola, farina e amido di mais setacciando il tutto accuratamente. Aggiungere il lievito per torte e il cacao e setacciare ancora.

 

Preparare la granella di frutta secca tritando grossolanamente noci, nocciole e mandorle (anche con la buccia) e facendole velocemente tostare nel forno o in una padella antiaderente. Fare molta attenzione: è facilissimo che si brucino!

 

Lavorare le uova con una frusta elettrica insieme allo zucchero fino a ottenere un composto spumoso e quasi bianco (circa 10 minuti). Aggiungere la ricotta passandola attraverso un setaccio e continuare a lavorare con le fruste. Unire anche il burro fuso (e lasciato raffreddare) e amalgamare brevemente utilizzando ancora le fruste. 

 

Aggiungere poi gli ingredienti secchi un cucchiaio alla volta, mescolando accuratamente con una spatola di silicone.

 

Unire per ultima la granella.

 

Versare il tutto dentro uno stampo apribile da 26 centimetri ben imburrato e infarinato.

 


Infornare sul ripiano centrale del forno e cuocere a 180° per circa 50 minuti.

 

Sfornare, attendere una quindicina di minuti, togliere dallo stampo e lasciar raffreddare su una griglia.