Con i papassini posso farcela! E sono anni che ci provo...
Soprattutto se seguo la ricetta che, dopo scaramucce, tavole rotonde, compromessi e patti di non-belligeranza, il bravissimo cuoco Gianfranco Pinna e io abbiamo stabilito fosse la migliore (equilibrata, "tradizionale" il giusto) da proporre durante il corso Dolci in trasformazione che abbiamo tenuto due anni fa.
Quindi... ricapitolando: questa non è LA ricetta dei papassini, ma è la NOSTRA ricetta migliore (fin a ora) per i papassini. Che, per altro, così vengono buonissimi.
500 g di semola rimacinata fine
170 g di zucchero semolato*
150 g di strutto
100 g di mandorle sgusciate e pelate
100 g di gherigli di noce
100 g di uvetta sultanina
10 g di anice stellato in polvere
8 g circa di lievito per dolci
liquore di anice (facoltativo)
L’uvetta va ammollata con acqua e liquore di anice (se piace) per un’ora almeno. Le mandorle e le noci vanno sminuzzate con un coltello pesante e fatte tostare allargate sulla placca del forno rivestita di carta forno.
Mischiare la semola con lo zucchero, unire l’anice stellato, il lievito, lo strutto, poi la frutta secca e l’uvetta sciacquata e strizzata.
Impastare, formare un panetto allungato, appiattirlo, tagliarlo a fette di sbieco.
Disporre i biscotti sulla placca del forno rivestita di carta forno e cuocerli a 180° modalità ventilato per circa 20 minuti (controllare sempre).
* lo zucchero va bene anche di canna!
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