Ecco, come
anticipato, il post sulla crostata di more. La ricetta è semplicissima; la
frolla è quella classica; le more bisogna procurarsele da soli a costo di...
lasciarci la pelle!
250 g di
farina più un po’ per la tortiera
100 g di burro
più un po’ per la tortiera
100 g di
zucchero bianco a velo
2 uova
1 pizzico
di sale
more appena
colte
1 biscotto
(nel senso di biscotto sardo, ovvero un savoiardo morbido)
2 cucchiai
di marmellata di fragole fatta in casa
Setacciare
la farina sul piano di lavoro (meglio se di marmo), aggiungere lo zucchero a
velo e il pizzico di sale. Unire poi il burro molto molto morbido a piccoli
pezzi e iniziare a lavorare. Quando si avrà una montagnetta di briciole
disporle a fontana e unire le uova. Lavorare ancora; prima con le dita, poi con
il palmo delle mani imprimendo alla pasta tanti giri quanti sono sufficienti a
renderla omogenea. Avvolgere la pasta in pellicola per alimenti e conservarla
in frigorifero per almeno due ore.
Mondare le
more.
Imburrare e
infarinare uno stampo per crostate (meglio se di ceramica) da 26 cm e accendere
il forno per portarlo a 180°.
Stendere la
pasta con il matterello sopra un foglio di carta forno, quindi ribaltare il
foglio sopra lo stampo e sistemare per bene la pasta. Bucherellarla con una
forchetta.
Piegare in
due la carta forno appena utilizzata, chiudervi il biscotto e sbriciolarlo
finissimamente passando e ripassando con il matterello.
Mescolare
le briciole ottenute con la marmellata di fragole e ricoprire il fondo della
torta.
Versare
quindi tante more quante ne servono per coprire bene tutta la superficie della
pasta in un solo strato: meglio qualcuna in più che qualcuna in meno (il peso
complessivo della frutta dipende dalla misura dei singoli frutti).
Inserire la
tortiera nel forno e far cuocere a 180° per circa 30 minuti.
Spegnere il
forno e attendere una decina di minuti prima di estrarre la torta. Servirla poi
direttamente nella tortiera di ceramica. Ottima così, sublime con una pallina
di gelato alla vaniglia fatto in casa.