Mi hanno regalato dei bellissimi limoni provenienti da una campagna poco lontano. Dopo l'esperimento (riuscito, pare) di abbinarli al rosmarino, quest'anno ho deciso di spingermi oltre lasciandomi guidare dalla fantasia e dall'accostamento di colori.
1 kg di limoni freschi non trattati (al netto degli scarti)
500 g di carote di orto (al netto degli scarti)
1 kg di zucchero di canna
50 g di aceto di vino bianco
1 pizzicone di sale grosso
peperoncino, curcuma e zenzero in polvere (1 cucchiaino da caffè non colmo per ciascuno)
pepe bianco macinato (1/2 cucchiaino da caffè)
500 g di carote di orto (al netto degli scarti)
1 kg di zucchero di canna
50 g di aceto di vino bianco
1 pizzicone di sale grosso
peperoncino, curcuma e zenzero in polvere (1 cucchiaino da caffè non colmo per ciascuno)
pepe bianco macinato (1/2 cucchiaino da caffè)
Lavare accuratamente i limoni sfregandoli anche con uno spazzolino rigido. Togliere la parte gialla della buccia con un pelapatate e conservarla, quindi spellare i frutti al vivo, eliminare il più possibile i filamenti bianchi, le pellicine e i semini recuperando però tutto il succo. Pesarli.
Pulire le carote e tagliarle in piccoli pezzi e pesarle.
Raccogliere limoni, succo e carote in una pentola dal fondo spesso; unire tutti gli altri ingredienti. Mescolare e lasciar insaporire.
Tritare finemente con la mezzaluna (non con il tritatutto elettrico!) le bucce di limone e unire anche quelle. Accendere il fuoco e cuocere circa 30 minuti a fuoco dolce. A questo punto allontanare la pentola dal fuoco e passare il composto con un frullino a immersione.
Rimettere sul fuoco mentre si provvede a sterilizzare barattoli e coperchi. Versare il composto ancora sobbollente nei barattoli, chiuderli saldamente e lasciarli raffreddare a testa in giù.
Dopo un paio di prove posso dire che questa "marmellata" va d'accordissimo con il formaggio vaccino di media stagionatura, pastoso e con sapore di fieno; ma seguiranno presto esperimenti con la carne di maiale e il pesce arrosto.