I carciofi fritti sono una delle cose per cui vale la pena vivere. Così, buttati nell’olio d’oliva, oppure impastellati sono comunque ottimi. Tagliati fini o a spicchi più consistenti. Va bene tutto. Io naturalmente friggo anche i gambi.
In questa ricetta i carciofi oltre che fritti sono anche ridotti in crema. Quindi, visto il prezzo che possono raggiungere (fino a 3 euro l’uno), fate così: friggete quelli “extra” (o “primo taglio”, più grandi) e usate quelli di seconda categoria per la crema. Il sapore è il medesimo, eh, si tratta solo di forma. Che siano tutti freschi, però, altrimenti lo scarto diventa eccessivo e il rischio che siano coriacei aumenta. Per tutti vale il solito trucco: appena portati a casa dal mercato (o dal campo, se siete particolarmente fortunati) mantenete il gambo più lungo possibile e metteteli in un vaso con acqua freddissima come fossero un mazzo di fiori - cosa che in effetti sono… - e teneteli al fresco. Se riuscite a ficcarli in frigorifero meglio, altrimenti balcone, davanzale, terrazzino.
Ma questa è a tutti gli effetti una ricetta per un primo piatto di pasta (o un piatto unico, visto che è bello robusto), quindi, che pasta scegliere? Io direi decisamente pasta lunga, ma se siete irriducibili delle penne rigate va bene lo stesso.
Per 4 persone
280 g di linguine o spaghetti non finissimi
2 carciofi + 2 carciofi, tutti Carciofo spinoso di Sardegna Dop
1 spicchio d’aglio
olio per friggere (io uso olio extravergine di oliva, ma regolatevi come preferite)
olio extravergine di oliva
scorza di limone
sale
pepe
aceto di mele
Mondate tutti i carciofi, ma teneteli separati: quelli più grandi da una parte, quelli più piccoli dall’altra. I più grandi vanno tagliati almeno in 12 spicchi dopo aver eliminato eventuali barbette interne; i più piccoli vanno tagliati a striscioline. I gambi di entrambi vanno mondati e tagliati a listarelle. Man mano che procedete nella pulitura gettateli in ciotole di acqua freddissima leggermente acidulata con aceto di mele.
In un pentolino fate bollire acqua leggermente salata e lessatevi i carciofi piccoli; appena saranno pronti scolateli e riuniteli nel vaso del mixer con uno spicchio d’aglio, olio, sale, pepe un pochino di scorza di limone grattugiata al momento. Frullate fino a ottenere una crema, che terrete in caldo in una ciotola adatta ad accogliere la pasta. Assaggiate e regolate di sale e pepe come preferite.
Mentre la pasta cuoce nella tradizionale acqua salata, scaldate abbondante olio in una padella adatta ai fritti e, dopo aver scolato e ben asciugato gli spicchi e i gambi dei carciofi più grandi, friggeteli. Non perdeteli di vista nemmeno un attimo: rischiano facilmente di bruciarsi. Man mano che sono pronti recuperateli con una schiumarola per fritti (in acciaio, non di plastica o silicone) e adagiateli su un piatto coperto di carta da cucina. Salate solo se lo ritenete necessario: secondo me non serve.
Componete i piatti. Scolate la pasta, gettatela nella ciotola con un pochino di acqua di cottura e mescolate perché la crema di carciofi la avvolga per bene. Distribuite la pasta nei piatti. Completate con i carciofi fritti (gambi compresi) e servite immediatamente.