Massì,
dai, mettiamo un titolo chic – francese! - a questa torta di albicocche
piccole,
dolcissime, punteggiate di rosso di una varietà tipica sarda: la Busucciu. Sono
maturate tutte insieme in questi giorni caldi dopo tanta pioggia e ne ho
ricevute in regalo una quantità tale da non poter essere consumata fresca.
Quindi... via di corsa a preparare marmellate e torte.
Albicocche
mature in numero sufficiente a ricoprire la superficie della torta
200
g di semola di grano duro rimacinata finissima
120
g di burro
120
g di zucchero + 1 cucchiaio
100
g di farina di mandorle
2
tuorli e 1 albume
8
g di lievito chimico per dolci
1
pizzico di sale
Far
ammorbidire il burro a temperatura ambiente, aggiungere lo zucchero, i tuorli e
l’albume e lavorare con una spatola fino a ottenere una crema. Setacciare insieme
la semola, la farina di mandorle, il lievito e un pizzico di sale. Aggiungere
il mix a cucchiaiate alla crema di burro e zucchero amalgamando bene, sempre
con una spatola. Lavorare poi brevemente l’impasto con le mani, formare una
palla, avvolgerla in pellicola per alimenti e lasciarla riposare in frigorifero
per almeno un’ora.
Nel
frattempo lavare le albicocche (che devono essere sufficienti a coprire
l’intera superficie della torta), tagliarle in due parti, eliminare i noccioli
e imburrare e infarinare una teglia per crostate di 36 centimetri di diametro.
Riprendere
la pasta. Appoggiarla su un piano rivestito di carta forno e appiattirla
grossolanamente con le mani dandole una forma rotonda. Con l’aiuto della carta
farla scivolare dentro la tortiera e fare in modo che ricopra completamente il
fondo e i bordi. Bucherellare il fondo con una forchetta e modellare i bordi in
modo che siano regolari.
Sistemare
le mezze albicocche su tutta la superficie in modo armonico; gli eventuali vuoti
possono essere coperti con pezzettini di frutta ritagliati ad hoc. Spargere un
cucchiaio di zucchero di canna sopra le albicocche.
Infornare
sul ripiano centrale del forno (non ventilato) già caldo a 180° e cuocere per
40 minuti. Consumare fredda.