Bread pudding. Very british. Molto più rustico del pain perdu francese, ma figlio dello stesso spirito di riciclo.
Una di quelle cose casalinghe di cui in pratica non esiste LA ricetta, anche se tutti sanno che servono pane raffermo, latte, uova, zucchero, burro. E poi... frutta secca a guscio o uvetta e mirtilli o fichi secchi; anche albicocche disidratate. Insomma un po' quello che vi pare, tanto è un dolce che male non può proprio venire.
Se poi siete in vena, accompagnatene un pezzo (in genere lo stampo è quadrato, quindi non si fanno le "fette") con gelato alla vaniglia, panna semi montata o crema (inglese, naturalmente). Lo zucchero a velo in superficie secondo me non ci sta a far nulla, ma potete metterlo, se volete.
Io ci ho messo more fresche. Ho fatto un blackberry bread pudding piccolo piccolo con queste proporzioni, ma potete tranquillamente andare a occhio
150 g di pane secco (tipo con mollica abbondante; no, la michetta non va bene)
400 ml circa di latte fresco intero
2 uova
50 g di zucchero di canna grezzo
50 g di burro fuso
200 g circa di more fresche
Ammollare il pane ridotto a piccoli pezzi nel latte.
Nel frattempo mondare e lavare le more e battere blandamente le uova con lo zucchero e il burro fuso ma freddo.
Quando il pane è ben imbevuto, strizzarlo forte forte con le mani rompendolo e strappandolo direttamente nella teglia ben imburrata in cui cuocerete il dolce.
Aggiungere le more e, per ultimo, unire il latte avanzato al battuto di uova e poi versare tutto sopra il pane.
Infornare sul ripiano centrale del forno e cuocere circa mezz'ora.