Ieri sera in casa serpeggiava voglia di riso in bianco. E se c'è qualcosa che faccio davvero fatica a mangiare (insieme alle rape…) è proprio il "riso in bianco" e, quando lo preparo, finisco col trasformare la mia razione in qualcosa di decisamente poco sano aggiungendo una assurda quantità di burro e formaggio.
Quindi non ha stupito nessuno che cercassi di dribblarlo proponendo riso e carote, o riso e speck, o riso e… Trovato: tortino di riso!
Quindi non ha stupito nessuno che cercassi di dribblarlo proponendo riso e carote, o riso e speck, o riso e… Trovato: tortino di riso!
Riso per risotti (Carnaroli)
carote
speck
mozzarella di bufala
olio, burro
aglio
sale, pepe
Cuocere il riso Carnaroli in pochissima acqua leggermente salata, che deve consumarsi completamente nell'arco dei diciotto minuti richiesti per la cottura.
Quindi versarlo in un colino e lasciarlo tranquillamente scolare. Intanto affettare sottilmente-ma-non-troppo le carote con una mandolina e stufarle con pochissimo olio, pochissimo burro, uno spicchietto d'aglio intero e acqua quanto basta.
Affettare dello speck in modo da ottenere delle fettine ampie e regolari. Affettare anche la mozzarella di bufala, dopo averla ben scolata dal suo liquido di conservazione.
Foderare una pirofilina con la carta da forno (conviene bagnarla e strizzarla per farla meglio aderire), cospargere la carta di burro, quindi versarvi il riso e pressarlo bene con il dorso del cucchiaio.
Disporre le fettine di speck, le carote e quindi completare con le fettine di mozzarella. Infornare in forno già ben caldo per circa 8 minuti.
Estrarre la "torta" dalla pirofilina aiutandosi con la carta da forno. Sistemarla su un piatto da portata e servire.
Dunque, dunque… io ho completato il tutto contornando la tortina con della verza stufata in agrodolce che avevo già preparato in precedenza e che, devo ammettere, ho utilizzato più che altro per il bell'effetto cromatico che creava.
Se la volete fare al momento affettate sottilmente la verza rossa, lavatela molto molto bene, gettatela in una larga padella con un poco di olio e uno spicchio di aglio, quindi aggiungete acqua e lasciatela andare a fuoco molto dolce per circa venti minuti.
Preparate un'emulsione di succo di limone e miele (meglio un miele non eccessivamente dolce, tipo quello di rododendro o di erica), versatela sulla verza e completate la cottura.
Inoltre, se desiderate che il riso formi una base più compatta (e più saporita), trattatelo quasi come un risotto: ovvero a fine cottura scolatelo molto sommariamente, rimettetelo in pentola e mantecatelo con burro e formaggio grattugiato, quindi procedete come già descritto.
carote
speck
mozzarella di bufala
olio, burro
aglio
sale, pepe
Cuocere il riso Carnaroli in pochissima acqua leggermente salata, che deve consumarsi completamente nell'arco dei diciotto minuti richiesti per la cottura.
Quindi versarlo in un colino e lasciarlo tranquillamente scolare. Intanto affettare sottilmente-ma-non-troppo le carote con una mandolina e stufarle con pochissimo olio, pochissimo burro, uno spicchietto d'aglio intero e acqua quanto basta.
Affettare dello speck in modo da ottenere delle fettine ampie e regolari. Affettare anche la mozzarella di bufala, dopo averla ben scolata dal suo liquido di conservazione.
Foderare una pirofilina con la carta da forno (conviene bagnarla e strizzarla per farla meglio aderire), cospargere la carta di burro, quindi versarvi il riso e pressarlo bene con il dorso del cucchiaio.
Disporre le fettine di speck, le carote e quindi completare con le fettine di mozzarella. Infornare in forno già ben caldo per circa 8 minuti.
Estrarre la "torta" dalla pirofilina aiutandosi con la carta da forno. Sistemarla su un piatto da portata e servire.
Dunque, dunque… io ho completato il tutto contornando la tortina con della verza stufata in agrodolce che avevo già preparato in precedenza e che, devo ammettere, ho utilizzato più che altro per il bell'effetto cromatico che creava.
Se la volete fare al momento affettate sottilmente la verza rossa, lavatela molto molto bene, gettatela in una larga padella con un poco di olio e uno spicchio di aglio, quindi aggiungete acqua e lasciatela andare a fuoco molto dolce per circa venti minuti.
Preparate un'emulsione di succo di limone e miele (meglio un miele non eccessivamente dolce, tipo quello di rododendro o di erica), versatela sulla verza e completate la cottura.
Inoltre, se desiderate che il riso formi una base più compatta (e più saporita), trattatelo quasi come un risotto: ovvero a fine cottura scolatelo molto sommariamente, rimettetelo in pentola e mantecatelo con burro e formaggio grattugiato, quindi procedete come già descritto.