Mangiar leggeri per qualche giorno ci può fare solo bene.
E allora minestra di lattuga e patate rosse di Gavoi. Con lenticchie nere, perché i legumi sono importanti. E l'effetto nel piatto non è male, dai!
Mangiar leggeri per qualche giorno ci può fare solo bene.
E allora minestra di lattuga e patate rosse di Gavoi. Con lenticchie nere, perché i legumi sono importanti. E l'effetto nel piatto non è male, dai!
Una torta da merenda di quelle classiche che più classiche non si può. Perfetta anche in forma di “ciambellone” (ad aver lo stampo con il buco!).
Da gustare con con tè, caffè, orzo, tisana… usando queste tazze speciali. Speciali perché mi sono state regalate come ricordo di una persona che se ne è andata serenamente dopo una vita lunghissima e piena di affetti. Sono quasi certa che questa torta le sarebbe piaciuta, così come è piaciuto a noi gustarla in suo ricordo.
150 g di semola finissima
120 g di farina integrale di grano tenero
30 g di amido di mais
300 g di ricotta di pecora freschissima
250 g di zucchero di canna
100 g di burro
3 uova
1 cucchiaio da minestra di cacao amaro
1 bustina di lievito per dolci
2 cucchiai di granella mista di mandorle, nocciole e noci
Mescolare semola, farina e amido di mais setacciando il tutto accuratamente. Aggiungere il lievito per torte e il cacao e setacciare ancora.
Preparare la granella di frutta secca tritando grossolanamente noci, nocciole e mandorle (anche con la buccia) e facendole velocemente tostare nel forno o in una padella antiaderente. Fare molta attenzione: è facilissimo che si brucino!
Lavorare le uova con una frusta elettrica insieme allo zucchero fino a ottenere un composto spumoso e quasi bianco (circa 10 minuti). Aggiungere la ricotta passandola attraverso un setaccio e continuare a lavorare con le fruste. Unire anche il burro fuso (e lasciato raffreddare) e amalgamare brevemente utilizzando ancora le fruste.
Aggiungere poi gli ingredienti secchi un cucchiaio alla volta, mescolando accuratamente con una spatola di silicone.
Unire per ultima la granella.
Versare il tutto dentro uno stampo apribile da 26 centimetri ben imburrato e infarinato.
Infornare sul ripiano centrale del forno e cuocere a 180° per circa 50 minuti.
Sfornare, attendere una quindicina di minuti, togliere dallo stampo e lasciar raffreddare su una griglia.
Gnocchetti al ragù di carni miste con l'aggiunta di dadini di zucca stufata con olio e aglio.
Per completare un po' di ricotta mustia (affumicata) grattugiata.
Un piatto semplicissimo, con pochi ingredienti, ma di qualità:
Questa torta, esteticamente parlando, è un disastro. Penso che potrei rifarla (altre) dieci volte e sarebbe lo stesso. Non c’è verso: viene così. Si “screpola” in superficie e, quando si raffredda, la leggerissima crosta esterna si rompe rivelando l’interno morbidissimo e umido.
Personalmente non ho inclinazione alla ricerca della perfezione. Mai avuta da giovane, figuriamoci ora! Quindi, visto che è facilissima da fare, richiede pochi ingredienti (ma di qualità sopraffina) e sparisce come neve al sole non appena la si taglia e la si offre, io direi che possiamo accettarla così com’è: imperfetta-con-personalità. E decisamente poco fotogenica.
La ricetta viene da un libro molto carino che si chiama Hazana. La cucina ebraica vegetariana. Somiglia moltissimo a una torta che faccio da trent’anni, che prevede le mandorle anziché le nocciole, ma che, in più, ha una certa quantità di burro tra gli ingredienti. Entrambe buonissime. La ricetta del libro prevede zucchero bianco e io ho usato quello di canna e prevede poi di versare sulla torta una glassa al cioccolato. A me pare un po’ troppo. Certo, molto probabilmente ne migliora l’aspetto, ma il gusto non direi. Quindi ve la trasmetto così.
Torta di nocciole e cioccolato – per una tortiera da 22 centimetri
150 g di nocciole sgusciate di ottima qualità
150 g di zucchero di canna
125 g di cioccolato fondente (almeno 70% di cacao)
4 uova freschissime
un pizzico di sale
aceto di mele (per montare gli albumi)
burro e farina per la tortiera
Torta di nocciole e cioccolato |
Tostare le nocciole ben distese su un foglio di cartaforno sistemata sulla placca del forno a 180°. Massima attenzione: devono tostarsi e assolutamente non bruciarsi! Eliminare per bene tutta la pellicina strofinandole con un canovaccio.
Lasciarle raffreddare e poi tritarle nel mixer per ridurle in farina. Azionare il mixer a scatti per evitare che le nocciole si surriscaldino.
Dividere le uova: porre 3 tuorli e 1 uovo intero in una ciotola capiente e 3 albumi in un contenitore alto e stretto. Dividere lo zucchero in due; versarne 100 g nella ciotola con i tuorli e l’uovo e tenerne 50 g da parte.
Iniziare a montare uova e zucchero con una frusta elettrica fino a ottenere un composto molto gonfio, spumoso, quasi bianco. Durante il procedimento aggiungere un pizzico di sale.
Nel frattempo lasciare che il cioccolato si sciolga dolcemente in una ciotola a bagnomaria e si intiepidisca.
Versare il cioccolato nel composto di uova e mescolare dolcemente. Aggiungere la farina di nocciole e mescolare ancora delicatamente.
Aggiungere mezzo cucchiaino di aceto di mele agli albumi e iniziare a montarli. Quando cominceranno a diventare bianchi e soffici aggiungere pian piano lo zucchero senza mai smettere di montare. Si deve ottenere una meringa soda.
Aggiungerla a cucchiaiate al composto di uova e cioccolato mescolando dall’alto al basso con movimenti lenti e delicati.
Versare il tutto in una tortiera apribile spennellata di burro (o olio, se desiderate mantenere la torta completamente vegetariana) e leggermente infarinata (se non volete usare farina potere usare zucchero a velo, o cacao in polvere).
Cuocere sul ripiano centrale del forno a 180° per circa 40 minuti. Attendere almeno dieci minuti per estrarla dal forno e che sia fredda per toglierla dallo stampo.
Serve pochissimo zucchero per questi biscotti, perché la farina di castagne che contengono, mischiata a quella di canapa e a quella integrale di grano tenero, è già naturalmente dolce.
La farina di castagne (se ben conservata) mantiene le medesime proprietà del frutto secco: è ricca di vitamine e minerali come calcio, ferro, fosforo, potassio, sodio, vitamina B1 o tiamina, B2 o riboflavina, B3 o niacina; può essere considerata addirittura un ricostituente ed è adatta sia per ricette dolci sia salate, sia per fare il pane (insieme ad altre farine, però, essendo priva di glutine). Di contro è un alimento decisamente calorico, quindi poco indicato per chi deve tenere sotto controllo il proprio peso per questioni di salute.
Ma qui viene in aiuto la farina di canapa, che, invece, è – a parità di peso – molto meno calorica di quasi tutte le altre farine! E, a sua volta, contiene fibre, ferro, magnesio, potassio e zinco, vitamina E, omega 3 e omega 6. Ha inoltre un basso indice glicemico, visto lo scarso contenuto di carboidrati.
Ammetto che non ho pensato un granché a questi “dettagli” mentre rovistavo nel mio armadietto delle farine… ero solo alla ricerca di un sapore diverso dal solito. Il gusto di castagna che la farina mantiene e quello che ricorda la nocciola tipico della farina di canapa erano perfetti per confezionare dei biscotti di frolla un po’ rustici adatti alla stagione autunnale.
Rustici e semplicissimi da fare.
250 g di farina integrale di grano tenero
125 g di burro fresco
60 g di zucchero di canna
50 g di farina di castagne
50 g di farina di canapa
1 uovo
1 pizzico di sale
Mescolare tra loro le farine e setacciarle una prima volta.
In una ciotola lavorare il burro morbido con lo zucchero con una spatola di silicone fino a ottenere una pomata. Aggiungere il sale e l’uovo e fare in modo che venga completamente assorbito.
Aggiungere il mix di farine un paio di cucchiai per volta setacciandole una seconda volta.
Utilizzare la spatola finché possibile, poi impastare con le mani. In ultimo lavorare brevemente l’impasto su un piano di marmo (o comunque freddo). Formare una palla, avvolgerla in pellicola per alimenti o in un telo e conservare in frigorifero per alcune ore o tutta la notte.
Riscaldare il forno e portarlo a 180° in modalità ventilato.
Stendere l’impasto con il matterello allo spessore di almeno 5 millimetri e ritagliare i biscotti della forma preferita (comunque non troppo grandi: quelli nella foto sono di 5 centimetri di diametro).
Stendere i biscotti sulla placca del forno rivestita di cartaforno o su un tappetino di silicone specifico per la cottura in forno.
Cuocere sul ripiano centrale per 18 minuti circa. I biscotti sono molto scuri, quindi per controllare la cottura tenete sotto controllo i bordi: non devono rischiare di bruciarsi.
Vi siete procurati una bella zucca? Bene.
Allora oggi gnocchi di zucca e patate.
Cosa serve? Innanzitutto occhio.
Eh sì, perché in genere per gli gnocchi - e in particolare per questi
con la zucca - scrivere un ricetta con quantità precise è impossibile.
Molto dipende dalla patate, dalla loro umidità e "farinosità" (vecchie o quasi-vecchie, mai novelle; bianche, gialle o viola non importa). E poi dalla zucca: dalla qualità, umidità e via dicendo*...
E dipende anche dai gusti: più zucca uguale sapore più dolce, più morbidezza; più patate uguale gusto più tradizionale. E, naturalmente, anche la farina vuole la sua parte: di grano tenero sì, ma i tipi sono tanti. Meglio evitare la 00 e usarne una più forte e meno raffinata: se macinata a pietra di certo darà una consistenza migliore.
Comunque, per gli gnocchi di zucca e patate servono:
Per condire: burro e salvia ed, eventualmente, formaggio grattugiato. Ma anche funghi, o dadini di pancetta croccante, o lamelle di mandorle tostate...
* volete saperne di più sui tipi di zucca e le loro qualità? Sul mese di novembre della newsletter dell'Orata troverete un articolo in merito. Volete riceverla? scrivetemi!