Per una galette piccola, per due, tre persone
150 g di semola di grano duro finissima (farina)
75 g di burro fresco
un pizzico di sale
acqua q.b.
foglie di cavolo nero a piacere
un quarto di caciottella di vacca
mezza pera varietà abate (o simile in consistenza)
timo e maggiorana freschi (facoltativo)
Setacciate la farina in una ciotola, aggiungete il burro a pezzetti e un pizzico di sale e lavorate con la punta delle dita per ottenere un mucchietto di briciole.
Aggiungete acqua, pochissima per volta, e impastate fino a ottenere un massa liscia ed elastica. Per questo meglio se spostate la massa su un piano di marmo e date due giri di polso, ma senza indugiare troppo per non riscaldarla troppo. Poi riportatela nella ciotola e lasciatela riposare in frigorifero per un'oretta.
Nel frattempo mondate il cavolo nero, tagliate le foglie a striscioline (tutte tutte, coste comprese) e sbollentatele in acqua leggermente salata. Diciamo un 7, 8 minuti. Scolate bene e lasciatele ad asciugare distese sul provvidenziale piano di marmo.
Tagliate il formaggio a fettine il più possibile sottili e così la mezza pera. Accendete il forno e portatelo a 180°.
Riprendete la pasta, stendetela con il matterello direttamente su un foglio di cartaforno in forma tonda, o rettangolare come in foto: non fa differenza.
Cospargete la superficie della sfoglia con il formaggio, distribuite il cavolo nero e, infine, sistemate le fettine di pera e aggiungete un pezzettino di formaggio sopra ognuna. Rimboccate i lati per formare una piccola sponda pieghettata a piacere, ma il tutto deva dare l'impressione di rustico, di "casereccio". Completate, se le avete, con qualche foglia di maggiorana e di timo freschi.
Fate scivolare la galette sulla griglia del forno e cuocete circa una ventina di minuti. A un certo punto, per evitare che cavolo nero e pere si secchino troppo, potrebbe essere utile coprire la galette con un foglio di alluminio tagliato giusto a misura e lasciarlo fino al termine della cottura.
Servite tiepida o a temperatura ambiente.