Finalmente
un marzo incostante e vario, monello e bizzoso; un po’ come quelli di una
volta, anche se ce ne siamo dimenticati. Non si diceva marzo pazzerello?
Comunque qui la primavera c’è e si vede: finalmente è tutto verde e si possono
raccogliere asparagi e aglio selvatici, borraggine, bietoline e... ruchetta. Un
bel mazzetto destinato all’insalata, un po’ da mangiare così, fresca fresca,
con la ricotta di pecora e poi ce n’è ancora per inventarsi qualcosa di nuovo.
Ecco una
crema, un dip, un... non so come chiamarla; insomma ecco una ricetta con la ruchetta adatta per
un antipasto, uno spuntino o per il buffet dell’aperitivo, che la vede in
abbinamento ai ceci in una sorta di rivisitazione dell’hummus.
Un po’ di pane
buono, morbido o tostato; grissini o - come nel mio caso - due varianti di pane pistoccu (maggiori
informazioni qui) e il servizio è pronto.
Per 6 /8
persone:
200 g di ceci
già lessati in acqua
200 g di
ruchetta selvatica già mondata
20 noci
sgusciate
7 cucchiai
di olio extravergine di oliva
4 cucchiai
di tahina (crema di sesamo)
2 cucchiai
di yogurt intero
2 spicchi
d’aglio
1 limone
½
cucchiaino da caffè di sale
½ cucchiaino
di fieno greco (trigonella) in polvere
½
cucchiaino da caffè di sale fino
I ceci
vanno lessati in sola acqua, senza aggiungere né aromi né sale. Scolarli quando
sono ben cotti e morbidi al tatto e tenere da parte due mestolini di acqua di
cottura. Lasciarli raffreddare.
Mondare la
rucola, lavarla e spezzettarla. Sbucciare l’aglio ed eliminare l’eventuale
germoglio centrale. Spremere un limone e filtrare il succo.
Versare
tutti gli ingredienti nel vaso del mixer e azionarlo dapprima a scatti, poi con
continuità per un paio di minuti. Aggiungere un po’ di acqua di cottura dei
ceci per regolare la consistenza.
Versare il
composto in una o più ciotole e servire con il pane. Si conserva per un paio di
giorni in frigorifero in un contenitore ben chiuso.