Un
accostamento facile facile? Seppie e piselli.
Ma la stagione dei piselli ancora non è cominciata, nemmeno qui in Sardegna, dove tutto cresce velocemente e con grande anticipo rispetto ad altre zone d’Italia. E allora si possono usare i ceci, che sono venduti secchi, disponibili tutto l’anno. Quelli che ho utilizzato io sono coltivati in Marmilla, regione storica del Campidano, e sono particolarmente saporiti e resistenti alla cottura; anche se vi doveste distrarre non li troverete mai spappolati. Richiedono un ammollo piuttosto prolungato, però, anche di 18 ore. Li ho accostati alle bietole con il gambo rosso, perché sono particolarmente saporite e perché hanno un colore stupendo.
Ma la stagione dei piselli ancora non è cominciata, nemmeno qui in Sardegna, dove tutto cresce velocemente e con grande anticipo rispetto ad altre zone d’Italia. E allora si possono usare i ceci, che sono venduti secchi, disponibili tutto l’anno. Quelli che ho utilizzato io sono coltivati in Marmilla, regione storica del Campidano, e sono particolarmente saporiti e resistenti alla cottura; anche se vi doveste distrarre non li troverete mai spappolati. Richiedono un ammollo piuttosto prolungato, però, anche di 18 ore. Li ho accostati alle bietole con il gambo rosso, perché sono particolarmente saporite e perché hanno un colore stupendo.
Le seppie
erano freschissime e, sorvolando sull’impegno che ci vuole per pulirle (avete qualcuno
disposto a farlo per voi? tenetevelo stretto!), si cuociono in un attimo, sono
versatili, saporite e con i ceci e le bietole hanno dato vita a un piatto unico
davvero gustoso.
Per 2
persone (piatto unico):
200 g di
ceci secchi
400 g di seppie già mondate
1 mazzetto di bietole con la costa rossa
2 spicchi d’aglio
finocchietto selvatico (steli)
1 carota
½ cipolla piccola
2 pomodori secchi sotto sale
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
400 g di seppie già mondate
1 mazzetto di bietole con la costa rossa
2 spicchi d’aglio
finocchietto selvatico (steli)
1 carota
½ cipolla piccola
2 pomodori secchi sotto sale
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
Lasciare in
ammollo i ceci per almeno 12 ore, meglio 18. Lessarli in acqua con 1 piccola
carota, qualche stelo di finocchietto selvatico, un po’ di cipolla e aglio.
Scolarli quando saranno perfettamente cotti, ma ancora sodi conservando due
mestolini di liquido di cottura.
Mondare le bietole e tagliare a tocchetti le coste (gambi), che servono a dare colore al piatto. In una padella scaldare 2 cucchiai di olio extravergine di oliva con 1 spicchio d’aglio (a fettine o intero, se preferite recuperarlo); aggiungere le bietole ben lavate ma ancora grondanti e stufarle fino a che i gambi non saranno teneri. Tenere da parte.
Mondare le bietole e tagliare a tocchetti le coste (gambi), che servono a dare colore al piatto. In una padella scaldare 2 cucchiai di olio extravergine di oliva con 1 spicchio d’aglio (a fettine o intero, se preferite recuperarlo); aggiungere le bietole ben lavate ma ancora grondanti e stufarle fino a che i gambi non saranno teneri. Tenere da parte.
Pulire le
seppie eliminando interiora osso, occhi e becco e anche la pelle, soprattutto
se sono animali grandi; tenete da parte la sacca dell’inchiostro che potrete
usare per colorare la pasta fresca o un risotto. Poi tagliarle a tocchetti
regolari.
In una padella molto larga - o in un wok capiente - far saltare le seppie in 2 cucchiai di olio extravergine di oliva aggiungendo 1 spicchio d’aglio e i pomodori secchi ben sciacquati dal sale e tagliati a pezzetti.
In una padella molto larga - o in un wok capiente - far saltare le seppie in 2 cucchiai di olio extravergine di oliva aggiungendo 1 spicchio d’aglio e i pomodori secchi ben sciacquati dal sale e tagliati a pezzetti.
Quando le
seppie saranno cotte, gettare nella padella le erbette, i ceci e un po’ del
brodo tenuto da parte. Mescolare facendo insaporire per qualche minuto.
Servire immediatamente.
Servire immediatamente.
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