E c’entra sempre la barbabietola. La parte aerea stavolta, non il tubero. I gambi delle foglie per la precisione, quelli che hanno quel colore fantastico che vorrei un cappotto (ce l’ho, a dire il vero, ma non lo metto da vent’anni…) e un maglione caldo e una gonna e dei cuscini di velluto e un pouf per sollevare le gambe esattamente di quella tonalità.
Cosa fare dei gambi? Mangiarli in insalata o cuocerli, o farne una frittata o una torta salata; le soluzioni per non sprecarli sono tante e tutte sperimentate. Stavolta ho voluto farci un brodo. Che, ispirata dal colore così poco “da brodo”, si è arricchito di aromi vagamente esotici.
Per accompagnarlo dei fagioli bianchi, che hanno quel giusto sapore neutro e, soprattutto, sono bianchi. E, per contrasto, punte di asparago selvatico, che è di stagione e ci sta benissimo.
Ho immaginato questo piatto servito all’aperto, con una bella tovaglia chiara e con un bel panorama davanti, in una bella giornata di sole. Invece ha piovuto. Pazienza.
Per 4 persone
Per il brodo
Gambi delle foglie di una grossa barbabietola
½ carota
1 gambo di sedano
1 spicchio d’aglio
3 centimetri circa di radice fresca di zenzero
6 bacche di pepe di Sichuan
6 bacche di pepe di Tasmania
alcune bacche di pepe rosa
sale
olio extravergine di oliva
Per accompagnare:
8 cucchiai di fagioli cannellini già cotti
8 cucchiai di pane zichi rotto in piccoli pezzi
16 o più punte di asparagi selvatici
sale
olio extravergine di oliva
Il brodo va preparato almeno un giorno in anticipo. Mondate e lavate i gambi, la carota, il sedano, l’aglio. Fate sobbollire circa 1,5 l d’acqua poi gettatevi tutti gli ingredienti. Fate cuocere per almeno 20 minuti, poi regolate di sale e aggiungete un pochino d’olio. Allontanate dal fuoco, aggiungete lo zenzero e i pepi e chiudete con un coperchio. Lasciare raffreddare completamente e poi proseguite “l’infusione” per almeno 6 ore. Filtrate e conservate in frigorifero per tutta la notte. Gambi, sedano e carote li potete mangiare conditi con olio e un aceto leggero.
Nel frattempo dovete mettere a bagno i cannellini secchi per almeno 12 ore; poi lessateli “al dente” in sola acqua. Se invece usate quelli già pronti saltate il passaggio, ma assicuratevi che siano di altissima qualità.
Ora riscaldate il brodo rosa; non appena freme aggiungete i fagioli, regolate – assaggiando – di sale, pepe, olio. Aggiungete gli asparagi e cuocete mezzo minuto. Unite il pane zichi spezzato in piccoli pezzi (a misura di cucchiaio). Cuocete un paio di minuti, non di più.
Distribuite nei piatti e servite immediatamente.
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