Come solito, prima di riporre l’agenda dell’anno appena finito, ho dato una scorsa agli appunti presi nel corso dell’anno… e ho trovato questa ricetta: polpo al vino rosso.
1 polpo (1 kg circa)
abbondanti pomodorini a grappolo maturi, ma sodi
cipolla (meglio rossa, ma va bene anche bionda)
carota
sedano
carota
sedano
vino rosso
aceto bianco
aglio
origano
sale
pepe bianco in grani
peperoncino intero o macinato
origano
sale
pepe bianco in grani
peperoncino intero o macinato
(+ 1 tappo di sughero)
Pulire il polpo, quindi porlo in abbondante acqua fredda con un cucchiaio di aceto bianco e aromatizzata con qualche grano di sale grosso, una foglia di alloro (meglio fresco), qualche grano di pepe bianco, una carota e una costa di sedano a pezzettoni e una piccola cipolla intera.
Ricordate di mettere nell’acqua anche un tappo di sughero, mi raccomando… non serve a niente dal punto di vista pratico, ma la tradizione vuole così e chi siamo noi per infrangerla?
Comunque... dal primo bollore cuocere circa 30 minuti. Spegnere il fuoco, lasciar riposare almeno 15 minuti, quindi scolare il polpo e farlo a pezzi non troppo piccoli, tentacoli compresi (non passarlo mai sotto l’acqua corrente in questa fase).
Lasciare riposare ancora e, nel frattempo, preparare un trito grossolano di aglio, cipolla, sedano e carota in quantità a piacere.
Mondare i pomodorini e tagliarli in quarti, quindi far imbiondire il trito in abbondante olio, unire i pomodorini, far saltare velocemente, unire peperoncino a piacere e origano fresco e poi unire anche il polpo e far cuocere per altri venti minuti circa.
Spegnere il fuoco, lasciar riposare una decina di minuti, rimettere al fuoco e bagnare con un bicchiere di vino rosso piuttosto robusto.
Lasciar sobbollire brevemente il sugo, togliere dal fuoco e servire con dei crostini di pane casereccio tostato e, volendo, strofinato con aglio.
Se avete usato una bella pentola di coccio portatela direttamente in tavola; crea molta atmosfera, inutile negarlo, ed evita al nostro polpo rosso di subire lo shock termico di essere versato in un piatto di portata.
Ricordate di mettere nell’acqua anche un tappo di sughero, mi raccomando… non serve a niente dal punto di vista pratico, ma la tradizione vuole così e chi siamo noi per infrangerla?
Comunque... dal primo bollore cuocere circa 30 minuti. Spegnere il fuoco, lasciar riposare almeno 15 minuti, quindi scolare il polpo e farlo a pezzi non troppo piccoli, tentacoli compresi (non passarlo mai sotto l’acqua corrente in questa fase).
Lasciare riposare ancora e, nel frattempo, preparare un trito grossolano di aglio, cipolla, sedano e carota in quantità a piacere.
Mondare i pomodorini e tagliarli in quarti, quindi far imbiondire il trito in abbondante olio, unire i pomodorini, far saltare velocemente, unire peperoncino a piacere e origano fresco e poi unire anche il polpo e far cuocere per altri venti minuti circa.
Spegnere il fuoco, lasciar riposare una decina di minuti, rimettere al fuoco e bagnare con un bicchiere di vino rosso piuttosto robusto.
Lasciar sobbollire brevemente il sugo, togliere dal fuoco e servire con dei crostini di pane casereccio tostato e, volendo, strofinato con aglio.
Se avete usato una bella pentola di coccio portatela direttamente in tavola; crea molta atmosfera, inutile negarlo, ed evita al nostro polpo rosso di subire lo shock termico di essere versato in un piatto di portata.
ricetta interessante come pure il libro "il giardino del polpo) che prenderò di sicuro...(appassionata anch'io di libri e cucina : binomio che amo!)
RispondiEliminae proverò anche la ricetta (anche se non sono un granchè in gamba con il pesce!)
vedremo....:-)
@laroby: Grazie per l'attenzione! Mi fa molto piacere trovare altre persone con le mie stesse passioni!
RispondiEliminaA presto
Bella questa versione rossa del polpo, dopo quello in verde ci voleva!!
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