Delle belle salsicce ordinate espressamente al macellaio di fiducia, profumate, fresche, succulente, morbide. La grigliata in campagna è la loro naturale destinazione, ma anche nel risotto possono fare un gran bella riuscita!
salsiccia
fresca
scalogno
o cipollotto
brodo
di carne leggero, ben sgrassato e non salato
olio
burro
timo
fresco
vino bianco
secco
Affettare
sottilmente lo scalogno (o il cipollotto). Aprire la salsiccia e sgranarla
con una forchetta, dividendola in due parti. Scaldare il brodo.
In una pentola adatta ai risotti far appassire brevemente lo scalogno (o il cipollotto) in olio, quindi unire la metà della salsiccia e rosolarla, quindi tenerla da parte.
Nella stessa casseruola gettare il riso e tostarlo a fuoco vivace; sfumare con vino bianco, lasciar insaporire per un paio di minuti, quindi aggiungere la saliccia già rosolata e cominciare a bagnare con il brodo e continuare in questo modo fino a fine cottura (circa 20 minuti) sempre mescolando.
Cinque minuti prima di fine cottura unire la rimanente salsiccia e qualche foglia di timo fresco.
In una pentola adatta ai risotti far appassire brevemente lo scalogno (o il cipollotto) in olio, quindi unire la metà della salsiccia e rosolarla, quindi tenerla da parte.
Nella stessa casseruola gettare il riso e tostarlo a fuoco vivace; sfumare con vino bianco, lasciar insaporire per un paio di minuti, quindi aggiungere la saliccia già rosolata e cominciare a bagnare con il brodo e continuare in questo modo fino a fine cottura (circa 20 minuti) sempre mescolando.
Cinque minuti prima di fine cottura unire la rimanente salsiccia e qualche foglia di timo fresco.
A cottura ultimata spegnere il fornello, unire al risotto una
piccola noce di burro e uno spruzzo di vino bianco, lasciar sciogliere il burro
completamente, mescolare energicamente e servire subito.
Fatto a cena, meraviglioso e molto gradito dai miei ospiti.... La nota negativa è che ora verranno mooooolto più spesso a cena a casa mia, povera me
RispondiElimina@Lorena: ...e già, proprio così... io, per anni, non ho ricevuto inviti a cena perché tutti dicevano di non poter reggere il confronto con la mia cucina (!) e quindi erano sempre da me... Ma questo è l'essenza del cucinare: non solo "nutrirsi", ma condividere.
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