Nel numero di febbraio della rivista “La Cucina del Corriere della Sera” ci sono alcune ricette interessanti.
Mi sono ispirata a una di queste per preparare questa conserva agrodolce a base di sedano, zucchero e aceto che ricorda da vicino un chutney. Il risultato mi pare positivo; l’ho preparata la sera e il giorno dopo a pranzo uno dei due vasetti ottenuti con le quantità indicate si è misteriosamente svuotato…
450 g di coste di sedano verde
150 g di zucchero grezzo di canna
75 g di aceto rosso di vino
50 g di uvetta sultanina
cannella
noce moscata
zenzero in polvere
Mettere l’uvetta in ammollo in acqua tiepida. Eliminare le foglie del sedano, mondarlo dei fili più evidenti e lavarlo accuratamente, quindi ridurlo in una dadolata piuttosto piccola.
In una pentola dal fondo spesso riunire il sedano, l’uvetta ammollata, risciacquata e strizzata; lo zucchero e una generosa spolverata di cannella; zenzero e noce moscata in polvere.
La preparazione deve cuocere da 45 a 60 minuti. Al termine della cottura versare in vasetti sterilizzati.
La consistenza di questo chutney è piuttosto sciropposa, ma i pezzetti di sedano devono rimanere riconoscibili.
È ottima con i formaggi un po’ stagionati, ma anche assaggiata su certe spianate di Ozieri (in nome della contaminazione gastronomico-culturale) si è ben difesa.
È ottima con i formaggi un po’ stagionati, ma anche assaggiata su certe spianate di Ozieri (in nome della contaminazione gastronomico-culturale) si è ben difesa.
mi piacciono i chutney e i gusti particolari. questa tua ricetta ha l'aria di avere un sapore intrigante pur con la disarmante semplicità dei suoi ingredienti...da provare di sicuro!a presto!
RispondiEliminaProvata ieri, con ingredienti freschi e locali (anche l'uvetta). Delizioso sapore, sposato molto bene anche con ricotta fresca. Grazie!!!
RispondiEliminaCiao orata, mi sto avvicinando con cautela al mondo della cucina e devo dire che trovo il tuo blog molto chiaro e ben fatto. Adoro le foto, mi fanno già venire la voglia di sperimentare tutto!!! Comunque inizierò per gradi, spero di riuscire nell'intento, non è da molto che mi cimento ai fornelli.
RispondiElimina@Eleonora C.:grazie! mi fa molto piacere che ti piacciano anche le foto. Comunque la mia filosofia (se la vogliano chiamare così... pomposamente) è proporre cose semplici, con ingredienti facilmente reperibili e che tutti possono sperimentare. Inoltre cerco di non indicare quantità troppo precise, in modo che ognuno possa adattare le ricette alle proprie esigenze. Mi raccomando: tienimi informata sui tuoi progressi e se hai qualche dubbio scrivi. Ciao!
RispondiElimina@Agostina: uvetta di produzione locale? Che bello! Di dove, se posso chiedere?
@laroby: approfitto di questo spazio per dirti che ho visitato il tuo blog: mi piace!
RispondiEliminagrazie! sono contenta ...io sono spesso dalle tue parti. tra letture e ricettine sfiziose è un piacere venirti a trivare!
RispondiEliminavolevo dire : "trovare"!!!
RispondiEliminaops....
:-)
Io sono calabrese, l'uvetta l'abbiamo sempre fatta in casa, da una vecchia ricetta di mia nonna siciliana (di Enna). Grazie, mi piace la tua curiosità, cercherò di seguirti più spesso
RispondiElimina