Asparago Rosa di Mezzago De.Co. Una chicca botanico-agricolo-gastronomica

 

Asparago Rosa di Mezzago De.Co. Una chicca botanico-agricolo-gastronomica della provincia di Monza Brianza e un’esperienza di “agricoltura periurbana di pregio”. Bisogna guadagnarselo, però, questo asparago unico nel suo genere.

 


Mettete che sia maggio – quindi siete perfettamente in stagione, perché l’apice della produzione è proprio tra metà aprile e metà maggio – e che abbiate deciso di dedicare un sabato mattina a raggiungere Mezzago. E fin qui tutto bene. Ma mettete anche che sia stato il maggio più piovoso degli ultimi 170 anni.

  

Beh, vi assicuro che raggiungere a piedi, dopo avere parcheggiato nell’ultima strada asfaltata del paese, la CAAM (Cooperativa Agricola Asparagicoltori Mezzaghesi), è una piccola avventura. Imparerete a saltare i fossi per il lungo cercando contemporaneamente (senza il minimo successo, ça va sans dire) di tener fuori il vostro cane da pozzanghere di fango profonde trenta centimetri (dieci più della lunghezza delle sue zampe) e approderete infine, un tantino umidi, alla sede e punto vendita della cooperativa.

 


Lì vi scontrerete con la dura realtà: è una stagione del cavolo! Del cavolo! Piove troppo, ce ne sono pochi. “Sono rimasti solo questi” dice il signore rintanato nella casupola all’ombra di una bandiera (umida) nerazzurra di un ettaro. Che non sono i colori sociali della cooperativa, che virano al rosa ovviamente, ma quelli di una nota squadra di calcio milanese. “Va bene, me li dia tutti”. Tanto siete arrivati fin lì, mica ve ne vorrete andare a mani vuote…

 

Avrete allora finalmente tra le mani un bellissimo mazzo di turioni rosa. Un colore delicato, perlaceo, primaverile, praticamente unico nel panorama degli asparagi (molti e tutti pregiati) prodotti in Italia. Colore dovuto alla particolare composizione delle terre che avete appena attraversato e in cui siete affondati (terreno argilloso con particolare presenza di minerali ferrosi).

 

Turioni rosa e delicati che si fregiano del marchio De.Co. (Denominazione Comunale), che corona una tradizione agricola che risale agli anni Trenta del secolo scorso, quando gli asparagi rosa di Mezzago comparvero per la prima volta sul mercato di Milano, accolti con grande apprezzamento.

 


Oggi, considerati come da definizione dei prodotti De.Co. un “giacimento gastronomico”, questi asparagi vengono coltivati seguendo un rigido disciplinare e venduti fascettati in rosa. In cucina sono versatili come gli altri asparagi, ma caratterizzati da un sapore particolare e delicato. Nei risotti, con le uova, come contorno, in creme e minestre.

 

Io li ho cucinati (un po’… mica tutti: ho in mente altre cose) in una classicissima crema. Punte sbollentate a parte e striscioline di Speck Alto Adige Igp a completare il piatto. Due eccellenze è meglio che una! In abbinamento – da profana, ma secondo me ci stava perfettamente – il Figuière Magali Signature Côtes de Provence Rosé, che mi piace moltissimo, da uve Shiraz, Cabernet, Grenache…

 


Ah! Lo sapevate che la De.Co. l’ha inventata il mai troppo rimpianto Luigi Veronelli nel 1999? Sempre lungimirante e precursore dei tempi, voleva che i Comuni riuscissero a valorizzare il proprio territorio attraverso le proprie produzioni artigianali ed agricole. Con l’Asparago Rosa di Mezzago pare che l’operazione sia riuscita. L’anno prossimo si va alla sagra!

 


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