Qualche giorno fa la collega blogger Marica ha pubblicato sul suo profilo uno spettacolare amor polenta, un dolce lombardo a base di farina di mais.
Mi sono resa conto che non ne mangiavo da... vent'anni ? forse di più! Il primo impulso è stato di rifarlo immediatamente.
E invece no. Preferisco rimanere con il ricordo (e il desiderio di affondare in quello di Marica) e sfornare un altro dolce, sempre con farina di mais, ma con ingredienti un po' diversi.
Meno soffice, un po' più rustico, ma perfetto per essere inzuppato in qualsiasi cosa: latte, orzo, tè, caffè e anche cioccolata.
L'ho cotto in una tortiera quadrata per poterlo tagliare a cubetti da acchiappare senza nemmeno sporcarsi le mani.
100 g di burro
100 g di zucchero di canna
100 g di farina di mais fioretto
75 g di farina di farro
75 g di farina di nocciole
2 uova intere + 1 tuorlo
8 g di lievito per dolci
1 cucchiaio da minestra di liquore dolce (io ho usato un po' di Moscato di Sorso Sennori Doc)
1 cucchiaino da té di estratto di vaniglia liquido
1 pizzico di sale
Mischiare la farina di mais con quella di farro e quella di nocciole; aggiungere il lievito e un pizzico di sale e setacciare.
Lavorare il burro con lo zucchero fino a ottenere una pomata; aggiungere l'estratto di vaniglia e il liquore (o il Moscato)
Rompere le uova (2 intere, più un solo tuorlo) in una scodella. Batterle leggermente con una forchetta e aggiungerle pian piano al composto di burro alteranandole a cucchiaiate di farine.
Versare il composto in un tortiera quadrata (circa 22 centimetri di lato) imburrata e infarinata con mais fioretto e cuocere nel forno (statico) a 165° per circa 50 minuti.
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