Pane di semola con fiocchi d'avena e mandorle



Da quando, non più di due anni fa, ho iniziato a fare il pane in casa credo di aver letto chilometri di pagine stampate, visionato giorni di tutorial e ascoltato non so quanti pareri e consigli.

Ma… niente da fare: la mia pasta madre ha continuato a comportarsi in maniera bizzarra e io – di conseguenza – a sfornare pani bizzarri.

Intendiamoci: non ho mai avuto l’ambizione di produrre un pane “bello come” o “buono come” quel famoso pane tradizionale; di impastare l’ingrediente più strano; di riscoprire il perduto pane della mia infanzia o di sfornare una pagnotta migliore di quella del miglior forno della città. No, i miei sono stati tutti esperimenti divertenti, più o meno riusciti, fatti seguendo ricette codificate, modificandole e inventandone di nuove.

Diciamo che per il pane quotidiano ho continuato ad affidarmi alla bottega vicino a casa che mi offre una gran varietà di pani buonissimi. E ho fatto bene!

Di recente ho anche impastato usando il lievito di birra fresco, cosa che non avevo mai fatto, e sono riuscita ad avere alcuni buoni risultati, come la brioche con gelatina di mandarini che ho pubblicato di recente.

Questo di oggi è invece un pane con fiocchi d’avena, semola e mandorle liberamente ispirato a varie ricette lette di recente.





500 g di semola rimacinata fine
150 ml di latte fresco intero
150 ml di acqua
50 g di fiocchi d’avena integrali
50 g di mandorle non spellate
30 g di burro
25 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaio da minestra di miele
1 pizzico di sale

Mischiare acqua e latte a temperatura ambiente in una ciotola; immergervi i fiocchi d’avena e lasciar riposare circa mezz’ora.

Sciogliere il burro a bagnomaria, unire il miele.

Setacciare la semola in una ciotola capiente, unire il sale e il lievito di birra sbriciolato. Mescolare.

Aggiungere i fiocchi d’vena e il burro con il miele.



Mescolare dal centro verso l’esterno, poi impastare con le mani. Trasferire la massa sul piano di lavoro (possibilmente di marmo) e formare un salsicciotto lungo una cinquantina di centimetri, disporlo verticalmente sul piano, quindi arrotolare l’estremità più lontana e tirare leggermente, arrotolare e tirare, arrotolare e tirare…

Riprendere la pasta, riformare il salsicciotto e ripetere l’operazione per una decina di volte.

Formare infine una palla e lasciarla riposare coperta in luogo tiepido per circa due ore.

Nel frattempo tritare grossolanamente le mandorle e tostarle in una padellina pesante antiaderente. Lasciarle raffreddare.

Riprendere l’impasto, che sarà raddoppiato (o più), sgonfiarlo, lavorarlo brevemente piegandolo a libro alcune volte.

Formare una pagnotta della forma desiderata. Spargere le mandorle tritate e tostate sul piano di lavoro e passarvi ripetutamente la massa per farle aderire.

Sistemare il pane direttamente sulla placca del forno (io ho usato un tappetino di silicone sistemato su una teglia forata) e lasciarlo lievitare in un luogo tiepido per ancora un paio d’ore.



Infornare in forno non ventilato già riscaldato a 200° e cuocere per circa 30 minuti.

Il pane si conserva bene per circa una settimana.

 

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