Petto di pollo e verdurine al miele di lavanda


Siamo sempre in tema di regime dietetico, vi avviso. Nel quale rientra di diritto il petto di pollo, che è molto versatile, ma, indubbiamente, poco saporito a meno che non lo si abbini a qualche intingolo speziato o piccante, come io faccio abbastanza spesso (qui trovate un esempio, se vi va).

Se si è a dieta, però, intingoli e salsine sono esclusi; meglio l’abbinamento con delle verdurine bollite. Anche se si è a dieta, però, non si può rinunciare al sapore, altrimenti viene il malumore… o si rinuncia alla dieta.

Petto di pollo
carote
patate
aglio
limone (non trattato)
olio
miele (di lavanda, o quello che preferite)
sale
pepe misto (avete presente quei barattolini tanto carini, con macinino incluso, con bacche di pepe rosa, verde, nero e bianco mescolate?)
.

Mondare e ridurre le verdure a grossi pezzi e metterle a cuocere in acqua leggermente acidulata e salata.
Tagliare il petto di pollo in grossi bocconi. 

Schiacciare con il coltello e tritare finemente un paio di spicchi di aglio; ricavare qualche filetto sottile con l’apposito attrezzo dalla buccia di un limone e spremerne mezzo.
In una padella bassa e larga scaldare pochissimo olio con l’aglio, unire la buccia di limone e gettarvi il pollo, facendolo saltare fino a cottura quasi ultimata. 

Chiudere la pentola con un coperchio, spegnere il fornello e lasciar riposare.
Nel frattempo mescolare accuratamente il miele con il succo di limone filtrato, insaporire con pochissimo sale e una macinata di pepe. Se vi piace, in questa fase potete unire anche qualche erba aromatica: io consiglio il timo o l’erba cipollina. Se il miele fatica a sciogliersi unire un cucchiaino (non di più) di acqua bollente e mescolare ancora.
Scolare le verdure lessate al dente e ridurle a pezzi più piccoli (più o meno della dimensione dei pezzi di carne), quindi unirle al pollo; versare in padella anche l’emulsione di limone e miele e riaccendere il fuoco. 

Completare la cottura del tutto a fuoco vivace (non dovrà rimanere nulla di liquido sul fondo della padella e, anzi, pollo e verdure dovranno essere leggermente “arrostiti”). Attendere un paio di minuti a fuoco spento e padella scoperta, quindi servire.

Caffè corretto con panna


Oggi cielo terso sopra l’isola.
Lo scrivo piano piano…, ma ho visto tre, ben tre rondini! Quindi darei per ufficialmente aperta la primavera. 

Peccato che faccia ancora freddino. Non che non ci sia abituata, dopo dieci giorni nella gelida metropoli nordica (non è vero che è gelida, ma vista da qui lo è per definizione…); ma, insomma, questa sera qualcosina di caldo e di dolce ci stava proprio bene. 


Allora ho messo in pratica una ricettina velocissima che, in genere, utilizzo come dolce leggero al termine di un pranzo con gli amici servendolo in tazze che non sono né da tè, né da caffè tutte diverse tra loro; ma possono andar bene anche delle ciotoline, o dei bicchieri. 

Insomma: vedete voi cosa offre la vostra cristalliera di spiritoso, mediamente capiente e resistente al calore. Anche per quanto riguarda l’aggiunta di liquore, è ovvio che va bene più o meno qualsiasi cosa, tranne il limoncello o il rosolio della zia.

Cioccolato fondente
panna fresca da montare
caffè forte
zucchero di canna grezzo
liquore a piacere (whiskey irlandese, of course…)
cacao amaro
Far fondere il cioccolato amaro a bagno maria con un paio di cucchiai di panna fino a ottenere una consistenza fluida. Montare la restante panna ben ferma con l’aggiunta di pochissimo zucchero (e con un pizzichino di sale). 
Mettere un paio di cucchiaini di cioccolato fuso sul fondo di ogni tazza. 

Preparare una tazzina di caffè per ogni commensale e zuccherare a piacere; aggiungere un cucchiaino di liquore per ogni tazza; versarlo sopra la cremina di cioccolato. Completare con una cucchiaiata di panna montata e una spruzzata di cacao amaro fatto scendere da un colino.

Un consiglio: cercate di agire velocemente e di mantenere sia cioccolato fuso che caffè ben caldi.