Un esperimento... spinoso: un chutney di fichi d'india


L'altro ieri una carissima amica, giusto per passare il tempo in attesa della nave che l'avrebbe riportata "in continente", ha pensato bene di riempirsi di spine raccogliendo fichi d'india. E siccome è una vera amica, me ne ha regalati un po' appena prima di correre al porto. 

Io li ho maneggiati con estrema cura sempre avvolti in sacchetti e involucri, poi me li sono fatti sbucciare da un volontario, eppure sono riuscita a trovarmi ugualmente le dita come un puntaspilli! Pazienza! Da un po' avevo in mente di sperimentare un chutney con questi frutti e ho colto l'occasione.


Fichi d'india maturi
cipolle rosse, meglio se di Tropea
zucchero grezzo di canna
aceto di vino rosso
zenzero in polvere
peperoncino in polvere

Pulire accuratamente i fichi d'india, quindi passare la polpa attraverso un setaccio (se qualche semino sfugge non importa!). Pesare la polpa ricavata, quindi mondare altrettante cipolle rosse e tagliarle sottilissime.

Riunire in una casseruola dal fondo spesso. Unire un cucchiaino di zenzero in polvere e mezzo di peperoncino in polvere. 

Quindi unire metà del peso della frutta di zucchero di canna e altrettanto aceto rosso. Mescolare e lasciar macerare un paio d'ore a recipiente coperto. 

Quindi mettere al fuoco dapprima vivace, poi moderatissimo e cuocere circa un'ora. 

La salsa (se volete potete anche passarla con il frullatore a immersione) si può consumare appena si raffredda, oppure va conservata in barattolini lavati con acqua bollente, chiusi immediatamente e fatti raffreddare a testa in giù per creare il sottovuoto.


La ricciola (alternativa) alle melanzane


Tonno abbiamo detto che non si può mangiare, quindi la mia pescivendola di fiducia mi ha proposto degli splendidi tranci di ricciola. Rossi e carnosi. Una meraviglia.




Tranci di ricciola
pomodori freschi maturi
pomodori secchi
melanzane
cipolla rossa
aglio
olio
sale, pepe, peperoncino

finocchietto secco

Affettare sottilmente le melanzane e grigliarle sulla piastra. Tenerle da parte. Preparare un sughetto ristretto con i pomodori freschi e secchi, cipolla e aglio secondo il proprio gusto. 


Sulla stessa piastra dove si sono cotte le melanzane cuocere solo parzialmente anche i tranci di ricciola, rigirandoli più volte molto delicatamente per non romperli. 

A quel punto trasferirli nella padella del sugo adagiandoli "in superficie", dove termineranno la cottura. 

Spolverizzare con finocchietto secco. Disporre i tranci nei singoli piatti, quindi unire le melanzane al sugo e mescolare. Ricoprire i tranci di sughetto e servire.

Appena sotto il centro. Ovvero pranzare da Roberto Petza (con tutto il suo staff)


Raramente ho dato consigli su ristoranti e affini dalle pagine di questo blog. 
Beh, non lo sta facendo nemmeno ora; infatti S'apposentu non è semplicemente "un ristorante". 



La gita a Siddi, un paese di settecentocinquanta anime appena sotto il centro dell'isola (tanto per dare un'indicazione di massima) mentre imperversava una temperatura di 40 gradi, è stata praticamente un'esperienza mistica. 



La visita a questa bellissima casa di paese, piena di opere d'arte, dove l'unica decorazione sui tavoli è costituita da semplici sassolini e tutto ciò che si mangia è curato fin nei minimi particolari, è stata invece illuminante. 

Sappiate che si può fare il gelato di gamberi e che il brodo di gallina sposa perfettamente con il polpo; che il pane fatto in casa con i semi di papavero si trova anche qui e non solo in Alto Adige e che la ricciola affumicata in casa è qualcosa di fantastico…
Ah, si organizzano anche laboratori per bambini e corsi di cucina. 

Pennette al quasi-pesto



Sole caldo, caldo, caldissimo… 


Quindi si cucina molto poco e si prediligono insalate miste e mozzarelle (buonissime quelle che si producono qui sull’isola!) oppure… cose cucinate da altri. Ma ogni tanto la voglia di pasta prende il sopravvento e allora con basilico fresco, aglio e pecorino e un piccolo tocco a effetto si imbastiscono queste pennette al quasi-pesto.

Pasta corta
basilico fresco
aglio
formaggio pecorino
semi di sesamo
olio
sale, pepe



Pulire uno o più spicchi d’aglio e passarli con lo spremiaglio; mondare il basilico, tritarlo grossolanamente e riunire il tutto in una ciotolina; irrorare con abbondante olio, unire un pizzico di sale e uno di pepe bianco. Lasciar riposare. Tostare un grosso pizzico di semi di sesamo in una padellina antiaderente senza aggiungere grassi, quindi unire anche quelli alla salsina. Lessare la pasta al dente, scolarla e gettarla in  padella, unire la salsina e abbondante pecorino grattugiato, mantecare e servire. Et voilà!