Salsa allo yogurt e cetriolo




Venerdì sera. 
Una terrazza affacciata su uno dei mari più belli del mondo, la luna quasi piena che disegna magistralmente la silhouette di una delle numerose torri che costellano la costa di questa splendida isola, il rumore del mare come colonna sonora e… una bella griglia rovente per cucinare a puntino diversi tipi di carne! 

E poi, naturalmente, una affiatata compagnia di amici e un perfetto “grigliatore”. 
In attesa della carne ci siamo tuffati in una scodella di salsa allo yogurt e cetriolo; insomma una mia versione personale dello tzatziki che, anche se non aderente all’originale, in genere incontra sempre una certa approvazione. 

Pubblico quindi la semplicissima ricetta anche per mia sorella Carla, la quale se l’è già segnata una decina di volte… e persa altrettante!

Yogurt bianco intero (meglio se del tipo greco)
cipolla bianca
cetriolo sodo e con pochi semi
sale, olio extravergine di oliva
zucchero
aglio
foglie fresche di menta

Mondare il cetriolo, eliminare il grosso dei semi, tagliarlo in una minutissima dadolata, cospargerlo di sale e lasciarlo a perdere acqua in un colino.

Mondare la cipolla, tritarla a mano, raccoglierla in una ciotola e lasciarla a bagno in una soluzione di acqua e latte.

In attesa di usare le due verdure (ci vorrà una mezz’ora perché siano pronte), tritare finissimamente l’aglio e condire lo yogurt con olio, sale, un pizzichino di zucchero e le foglie di menta tagliate a sottili striscioline. 

Sciacquare il cetriolo e asciugarlo con carta da cucina, scolare il liquido di ammollo delle cipolle e asciugare anch’esse, quindi unire allo yogurt condito insieme all’aglio. 

Assaggiare, aggiustare eventualmente di sale e olio e tenere in frigorifero per un’altra mezz’ora prima di servire con crostini, fette di pane casereccio o persino gallette di riso integrale.
Non ho specificato le quantità, come solito. Io in genere uso due cetrioli medi e una cipolla media, due spicchi di aglio e almeno quattro o cinque grandi foglie di menta, mentre per il condimento seguo il mio gusto personale (pochissimo sale), ma ognuno può usare le proporzioni preferite.


Spaghetti ai sapori dell’isola (finocchietto, ricotta e prosciutto ogliastrino)




Alcuni giorni di vacanza in cerca di siti archeologici e chiesette romaniche: la mia passione! Qui nell’isola non mancano né gli uni, né le altre ed è sempre molto emozionante scoprirne di nuovi, anche perché, il più delle volte, sono in posti meravigliosi, silenziosi e isolati (almeno in questa stagione); posti dove è piacevole respirare la natura, rilassarsi al canto degli uccelli (con gli onnipresenti belati in sottofondo) e, magari, consumare una veloce colazione al sacco, ma anche raccogliere erbe selvatiche utili alla cucina. 

Proprio una di queste erbe, il finocchietto, mi ha ispirato la ricetta di questa sera, una ricetta fatta solo con ingredienti “tipici” e molto saporita… Viene una gran fame a girare per le campagne!
Il finocchietto comunque è molto versatile in cucina, perché se ne possono usare le foglie fresche per frittate e minestre e, più avanti nella stagione, fiori, gambi e foglie secche per aromatizzare il pesce. 


Per due persone:
140 g di spaghetti
finocchietto selvatico (foglie e alcuni gambi verdi e freschi)
prosciutto crudo in una sola fetta spessa (io ne ho usato uno molto particolare, fatto in casa in quel di Talana, in Ogliastra)
10 pomodorini freschi
2 pomodori secchi
ricotta fresca di pecora (una cucchiaiata)
1 bustina di zafferano
1 spicchio di aglio intero
vino bianco secco

Pulire bene foglie e gambi di finocchietto, quindi metterli a bollire nell’acqua salata in cui si cuocerà la pasta. Dopo alcuni momenti di ebollizione l’acqua sarà diventata verde chiaro: a questo punto gettare la pasta, mescolare, quindi togliere il finocchietto e continuare la cottura.

Tagliare a dadini molto piccoli il prosciutto, porlo in una larga padella con uno spicchio di aglio intero, bagnare con un poco di vino bianco e far sciogliere lentamente il grasso del prosciutto, badando bene che non sfrigoli. 

Togliere la padella dal fuoco. Tagliare i pomodorini a spicchi e privarli della maggior parte dei semi. Sciogliere lo zafferano in un mestolino di acqua di cottura della pasta e mescolarlo alla ricotta. Sciacquare i pomodori secchi e ridurli in striscioline sottili. 

Unire pomodorini, pomodori secchi e ricotta  al prosciutto rosolato nella padella. Scolare la pasta, unirla al sugo e rimettere il tutto brevemente sul fuoco, giusto il tempo per mantecarla bene, quindi servire. 
Se amate particolarmente il sapore del finocchietto unitene un piccolo trito fresco al piatto prima di servirlo.