Non oso nemmeno
pensare di dare la ricetta per la caponata di melanzane; piatto illustre della gastronomia della nostra isola cugina, la Sicilia. Questa è una ricetta ispirata alla caponata di melanzane
(come mi pare si faccia, come ho letto, ho sentito, ho assaggiato...), alla
quale ho aggiunto il polpo.
Il polpo, adorato cefalopode mediterraneo* che un giovane
pescatore ha procurato appositamente per la mia tavola!
La ricetta
è lunga. Lo so: con questo caldo ci vuole coraggio a decidere di passare almeno
tre ore spadellando (eh, sì, tra una cosa e l’altra ci sono volute tre ore), ma
alla fine ne vale la pena. Il sapore del mare che incontra l’orto, con il tocco
esotico di uva passa e sesamo, può allietare anche la più calda delle serate
agostane.
Per quattro
persone (piatto unico):
350 g di
melanzane
200 g di
sedano verde
4 pomodori
maturi di medie dimensioni
50 g di uva
passa
25 g di
semi di sesamo
1 dozzina di olive
verdi in salamoia
3 spicchi
d’aglio
1 cucchiaio
di zucchero
1 manciata
di foglie di basilico
olio
extravergine di oliva
vino rosso
aceto rosso
sale e pepe
+
1 polpo da
1 kg circa
sedano,
carota e cipolla
Per prima
cosa il polpo va preparato: se è appena pescato assicuratevi che sia stato
“sbattuto”; altrimenti meglio conservarlo in freezer per almeno 48 ore e poi
lasciarlo tornare a temperatura ambiente. Questo perché altrimenti, anche se
cotto, risulterà duro.
Bene, dando
per scontato che il polpo sia “pronto”, immergerlo in acqua fredda con una
carota, un gambo di sedano e un paio di guaine di cipolla, portare a
ebollizione, abbassare il fuoco e cuocere per almeno 40 minuti. Quindi lasciar
raffreddare completamente il polpo nel suo brodo, poi pescarlo, pulirlo e
tagliarlo a pezzetti. Tenerlo da parte.
Mentre il
polpo cuoce, mondare le melanzane e tagliarle e dadi regolari, cospargerle di
sale fino e lasciarle a perdere acqua in uno scolapasta sotto un peso. Mondare
anche il sedano, scegliere le coste e le foglie più tenere, tagliarle a
pezzetti e cuocerle in acqua bollente per circa 10 minuti.
Mettere
l’uvetta a bagno in un misto di acqua tiepida e vino rosso.
Mondare i
pomodori, tagliarli a dadini (a piacere sbollentarli e togliere la pelle e i
semi, ma non è strettamente necessario).
Scolare le
olive e sciacquarle.
Tostare
brevemente i semi di sesamo in padella senza aggiungere alcun grasso.
Sminuzzare
l’aglio e il basilico.
Dopo circa
un’ora sciacquare le melanzane e asciugarle con carta da cucina, quindi
friggerle poche per volta in due dita di olio extravergine dentro una casseruola
bassa e larga, che servirà a cucinare anche gli altri ingredienti.
Man mano
che le melanzane sono pronte adagiarle su carta da cucina in modo da eliminare
l’olio in eccesso e tenerle da parte.
Nello
stesso olio gettare l’aglio e il sedano, quindi unire il pomodoro e le olive e
continuare la cottura fino a che il sedano non risulterà morbido. Scolare l’uva
passa e sciacquarla brevemente quindi aggiungerla alle verdure. Unire anche il
sesamo tostato e, per ultime, le melanzane.
Far insaporire,
aggiustare di sale e pepe, quindi unire un po’ di aceto di vino; unire anche il basilico, spegnere il
fuoco, mescolare e lasciar riposare.
Riprendere
il polpo. Gettarlo in una padella con un po’ di olio caldo, far saltare
brevemente, bagnare con un poco di vino rosso, aggiustare di sale.
Mescolare
il polpo con la caponata di melanzane e servire tiepido.
Ho voluto accompagnare questo piatto (in pieno contrasto con l'usanza che vorrebbe in tavola lo stesso vino utilizzato per cucinare) con un vino che ho conosciuto di recente e che mi ha... folgorato. Si tratta del Rosato Isola dei Nuraghi Igt di Olianas, Gergei (Cagliari)
*avete presente la foto "di copertina" di questo blog, vero?
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