La ricetta
ha pochissimi ingredienti e il procedimento è semplicissimo. Si tratta di una
pasta con i legumi, che, a meno di una specifica sensibilità, può rientrare in
qualsiasi regime alimentare e che sicuramente rispecchia bene i principi della
dieta mediterranea. Non è veloce, questo no. Diciamo che chi ha poco tempo può
programmare questo piatto per la domenica a pranzo, concludendo il proprio
sabato sera mettendo a bagno le fave secche.
Per quattro
persone:
400 g di passata
di pomodoro casalinga
sedano,
carota e cipolla per il brodo
200 g di
fave secche spezzate
1 manciata
di pomodorini freschi
2 spicchi
d’aglio
2 pomodori
secchi
4 cucchiai
di olio extravergine di oliva
400 g di
semola rimacinata di grano duro
1 bustina
di zafferano
sale e
acqua q.b.
Come si
diceva, la prima operazione da fare è mettere a bagno in acqua le fave secche.
Devono rimanere a mollo per almeno 12 ore, poi vanno scolate e sciacquate. In
seguito scaldare abbondante acqua non salata aggiungendo una costa di sedano,
una carota a pezzi e una piccola cipolla. Unire le fave e cuocerle per circa 45
minuti (meglio assaggiarle) a fuoco molto dolce.
Sciogliere
bene la bustina di zafferano in poca acqua tiepida. Setacciare la semola sulla
spianatoia di legno, formare una fontana, aggiungere un pizzicone di sale e
l’acqua con lo zafferano. Mescolare con una forchetta. Aggiungere altra acqua e
via via bagnare altra semola. Lavorare poi l’impasto con le mani, aggiungendo poca
acqua per volta. Bisogna impastare per un po’ e ottenere una massa liscia,
elastica e non troppo morbida. Formare una palla e farla riposare sulla
spianatoia stessa, coprendola con una ciotola di terracotta.
Nel
frattempo sminuzzare l’aglio e scaldarlo brevemente nell’olio in una
casseruola. Aggiungere i pomodori secchi sciacquati e i pomodorini freschi
tritati con il mixer. Far insaporire, quindi unire la passata di pomodoro.
Abbassare la fiamma al minimo e far cuocere per circa 15, 20 minuti.
Riprendere
la pasta; dividere il panetto in sei parti e lavorarne una per volta sul piano
infarinato. Con il matterello ricavare delle sfoglie regolari, di forma più o
meno rettangolare e abbastanza spesse, quindi passarle sulle corde della chitarra
per avere degli spaghettoni spessi e corti (non c’è bisogno di usare il
righello, ovviamente, il fatto che siano corti è solo una questione pratica
perché il condimento è un po’ brodoso).
Versare le
fave lessate e scolate nel sugo di pomodoro.
Lessare gli
spaghettoni in acqua salata per circa 5 minuti (assaggiate!) e quindi unire
anch’essi al sugo.
Mescolare e servire subito. Non aggiungere sale: quello dei
pomodori secchi basterà. Per si può aggiungere del pecorino non troppo
stagionato grattugiato al momento.
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