Insalata invernale con cavolo nero e bottarga

 

Un’altra. Sì, un’altra insalata invernale. Metteteci tutto! Arrostite, tagliate, lessate, mescolate: ne vale la pena.

 

Come sempre per le insalate non indico le quantità – tranne che per le uova: direi che una per ciascuno basta, ma se avete fame mettetene due – ma vi raccomando di usare quello che avete, nelle quantità che avete. Non sprecate, non lasciate che le verdure muoiano in frigorifero dopo aver fatto lo sforzo di andare al mercatino e di tornare trascinandovi la borsa con la spesa…

 


 

 

Cavolo nero

carote

cipollotti

funghi coltivati (cardoncelli)

uova

mela

bottarga di muggine a fette

 

yogurt intero

semi di sesamo

fiori di calendula

miscela di spezie baharat*

 

olio

sale

pepe

melassa di melagrana

timo fresco

prezzemolo

 

succo di limone

 

Mondate il cavolo nero: scegliete le foglie più piccole e tenere e lavatele bene. Asciugatele con un telo. Eliminate solo la parte finale della costa, poi tagliate il resto in striscioline fini fini e cominciate e distribuirle nei piatti.

 

Come ho già scritto qui sul blog altre volte non occorre eliminare completamente la costa centrale delle foglie di cavolo nero (a meno che, ovvio, non abbiate grossi problemi di masticazione) perché è buonissima e sarebbe davvero un inutile spreco. Se proprio proprio non ce la fate a mangiarla cruda, almeno tenetela da parte e, alla prima occasione, usatela per una minestra.

 

Mondate e lavate le carote e i cipollotti. Tagliate entrambi per il lungo, divideteli in pezzi non troppo piccoli e sistemate il tutto in una padella in un solo strato. Aggiungete un po’ d’olio e fate cuocere a fuoco dolcissimo con il coperchio.

 

Mondate e lavate i funghi coltivati. Tagliateli a spicchi e uniteli – aggiungendo ancora un po’ d’olio – a carote e cipollotti sfruttando lo spazio rimasto sul fondo della padella.

 

Mondate e sbucciate la mela, poi tagliatela a dadini di circa 1 centimetro di lato. Bagnate con un po’ di succo di limone affinché la polpa non annerisca.

 

Fate rassodare le uova (13 minuti dal bollore), raffreddatele, sgusciatele e tagliatele a metà.

 

In una ciotola mescolate lo yogurt con sale, pepe, olio extravergine di oliva, melassa di melagrana, timo e prezzemolo tritati al momento. Potete, a scelta, aggiungere un po’ di scorza di limone grattugiata, o una puntina di noce moscata, se vi piace.

 

Non appena carote, cipollotti e funghi saranno cotti, salateli, pepateli a piacere e insaporiteli con un pizzico(ne) di baharat. Fateli saltare ancora un attimo in padella, poi distribuite nei piatti.

 

Ora aggiungete i dadini di mela, poi appoggiate le uova e infine fateci cadere sopra le fettine di bottarga di muggine appena tagliate con una mandolina (il più fini possibile).

 

Condite tutto con la salsa di yogurt e completate con filo d’olio extravergine e semi di sesamo a pioggia. 

 

* Il baharat è una miscela di spezie che, in genere, viene definita “molto piccante”. Non necessariamente: come accade per tutte le miscele di spezie ne esistono moltissime versioni. Il baharat “standard” comprende noce moscata, pepe, chiodi di garofano, cannella, cardamomo, paprica, peperoncino, aglio e cumino con piccole varianti. L’origine di questa miscela – il cui nome baharat (anche nella versione biharat), in arabo significa semplicemente spezie – viene collocata in Persia (Iran), ma è usata più o meno in tutti i Paesi arabi e nel Magreb. Più usata per le carni, secondo me (semplice opinione personale) dà invece il meglio di sé con le verdure, soprattutto se ci sono di mezzo le carote.


 

 

 

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