Oggi polenta! Più o meno una volta l’anno ci vuole. Anche due. Massimo tre, via. Non che non mi piaccia, però, forse, ne ho mangiata troppa da bambina – cavallo di battaglia di mia nonna nelle fredde giornate invernali di mezzo secolo fa – che adesso la considero in pratica una specie di “esotismo” nella mia cucina quotidiana.
Tutti sanno come si fa la polenta. Poi, ciò che conta è l’abbinamento, perché da sola non è saporitissima. Qui il matrimonio è con il Carciofo spinoso di Sardegna Dop e il Taleggio. Due prodotti di eccellenza, tipica espressione di un territorio: Sardegna e Lombardia fuse in un unico piatto. Un po’ come la mia vita.
Ok, se proprio proprio sentite dentro di voi di non avere tempo, o coraggio, di affrontare la lunga cottura della polenta procuratevi una confezione di polenta “istantanea”: ce ne sono di ottime, da coltivazioni biologiche e via dicendo. In questo caso concentratevi sulla preparazione dei carciofi che ci metteranno molto più tempo della polenta per esser pronti.
Io, per cuocere la polenta, uso acqua e un po’ di latte perché la preferisco un po’… lenta e cremosa. Se non vi piace l’idea lasciate serenamente perdere e usate solo acqua.
Per 4 persone:
300 g circa di farina di mais (gialla) per polenta
1 dl di latte (facoltativo)
4 carciofi Carciofo spinoso di Sardegna Dop
8 belle fette di Taleggio Dop
1 patata media
2 spicchi d’aglio
olio extravergine di oliva
sale
pepe
prezzemolo fresco (facoltativo)
aceto di mele
Mondate i carciofi. Per prima cosa separate il gambo e scorticatelo, poi tagliatelo in due per il lungo, poi ancora in due e, infine, tagliatelo a dadini. Gettate il tutto in una ciotola con acqua freddissima e un po’ di aceto di mele. Riprendete i “capi”, togliete le foglie esterne più coriacee, eliminate le punte tagliandole via in un colpo solo con un coltello pesante, poi tagliateli in due, eliminate le barbe e tagliateli in spicchi. Gettate il tutto insieme ai gambi.
Mondate, sbucciate e lavate la patata.
Nel frattempo avviate la polenta: portate a bollore circa 1 litro e mezzo d’acqua in una pentola dal fondo spesso, salate leggermente, aggiungete il latte e poi, a pioggia, la farina di mais. Mescolate energicamente con una frusta di acciaio per almeno 10 minuti, poi mettete una retina spargifiamma e lasciate sobbollire dolcemente mescolando spesso, ma non continuamente.
In una casseruola larga e bassa scaldate dell’olio, aggiungete l’aglio (intero, a fette, tritato, come preferite) e poi, dopo averli accuratamente sciacquati, i carciofi grondanti d’acqua. Fateli cuocere a fuoco dolce chiudendo con il coperchio.
Grattugiate la patata con una grattugia a fori larghi e unitela subito ai carciofi. Aggiungete ancora un filo d’olio e, se occorre, un po’ d’acqua.
I carciofi saranno pronti quando saranno tenerissimi e la patata praticamente sciolta. Salate e pepate a piacere solo in questo momento.
Non appena la polenta sarà pronta (circa 45/50 minuti) distribuitela nei piatti. Al centro sistemate i carciofi distribuendoli equamente, poi appoggiate su ogni piatto due fette di taleggio, intere o a pezzetti; aspettate un minuto che si sciolga un po’ e servite.
Se volete potete aggiungere un po’ di prezzemolo tritato al momento.
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