Come vale per più o meno quasi tutte le ricette casalinghe, domestiche, comuni… chiamatele come volete, per gli involtini di verza esistono innumerevoli ricette; se digitate involtini di verza su Google le occorrenze trovate saranno oltre trecentomila.
Quindi tutte le varianti sono lecite e questa è una delle smillanta. Semplicissima, con gli ingredienti ridotti al minimo e di assoluta facilità di esecuzione. Indico le quantità per un piatto unico, ovvero tre involtini a testa; se preferite servire questi involtini come secondo pansatene solo due per ciascuno; uno solo invece se lo servite come antipasto.
Unica cosa: assicuratevi la complicità del vostro salumiere perché le fette di (un ottimo) prosciutto cotto siano tagliate del giusto spessore e che abbiano la giusta venatura di grasso, che è fondamentale per dare sapore al piatto. Importante anche il formaggio: io ho usato un giustamente puzzolente Taleggio Dop, ma potete usare del formaggio di capra, o altro formaggio bello robusto e di pasta morbida e cremosa.
Per 4 persone (piatto unico)
12 foglie freschissime e grandi di verza
12 fette di prosciutto cotto, spesse ma non troppo (vedi sopra)
4 fette di Taleggio Dop
1 cipolla bionda
1 spicchio d’aglio
olio extravergine di oliva
pepe bianco
prezzemolo fresco
aceto di mele
vino bianco secco (facoltativo)
Mondate e lavate le foglie di verza, che avrete scelto tra le più grandi, ma non tra le più esterne della verza intera. Usate una casseruola bassa dal fondo spesso, fateci bollire dell’acqua leggermente acidulata con l’aceto di mele, ma non salata, poi adagiatevi le foglie di verza e fatele lessare “al dente”. Scolatele e tenetele da parte ad asciugare e raffreddare stese su un canovaccio.
Mondate cipolla e aglio e tritate tutto con il coltello. Tagliate ogni fetta di taleggio in 3 parti per ottenere dei “bastoncini”.
Tritate al coltello (o con la mezzaluna) il prezzemolo.
Appena sono fredde riprendete le foglie di verza; stendetene una per volta sul tagliere, posateci una fetta di prosciutto, aggiungete il Taleggio e un pizzico di prezzemolo. Avvolgete la foglia rimboccando i margini e chiudete l’involtino con un paio di stuzzicadenti.
Nella medesima casseruola di prima scaldate dell’olio, aggiungete il trito di cipolla e aglio e un po’ di pepe bianco (il sale non serve), bagnate con del vino bianco secco (se vi piace) e fate stufare per qualche minuto.
A questo punto adagiate gli involtini nella casseruola, stretti stretti, chiudete con un coperchio e cuocete per una decina di minuti a fuoco dolcissimo, frapponendo, se occorre, una retina spargifiamma.
Servite gli involtini caldissimi, con il loro intingolo.
Questa variante non la conoscevo, devono essere molto gustosi.
RispondiEliminaSì! Semplici e rapidi, ma i sapori ci sono tutti!
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