Ma quanto è
bello girare per le campagne in primavera! Io ormai di primavere ne ho viste
parecchie; di queste almeno otto sull’isola, però ancora mi stupisco di quanto
sia generosa la natura per chi sa vedere, annusare, apprezzare.
Ecco,
diciamo che venire in campagna con me può anche essere stressante: scatto foto
a raffica, salto muretti, mi sporco mani e pantaloni, torno con il cestino
pieno e poi devo sistemare il bottino per il viaggio di ritorno, non la smetto
di elencare tutti i nomi dei fiori e delle erbe che conosco, continuo a
indicare col dito ripetendo guarda che
bello! E faccio domande sciocche tipo ma
di questi fiori l’anno scorso ce n’erano di più o di meno?
Però chi mi
accompagna sa che qualcosa di buono dalle mie scorribande alla fine salta
sempre fuori.
In questo
caso ho voluto mettere aglio selvatico, borragine e finocchietto insieme al pane pistoccu di Paulilatino per
confezionare una minestra semplicissima, saporitissima e davvero adatta a
tutti. Non ha la pretesa di essere un piatto tradizionale, ma il fatto che sia
preparata con erbe spontanee tipiche della primavera sarda, un tipo di pane
tipico sardo, olio e pochissimo altro, di certo l’avvicina molto a quello che
poteva essere un pasto-tipo per gli abitanti dei paesi dell’isola fino a non
moltissimi anni fa.
Brodo
vegetale
aglio
selvatico (steli, fiori, radici)
finocchietto
(foglie tenere)
borragine
(foglie piccole e tenere)
pane
pistoccu di Paulilatino (o altro pane pistoccu di qualsiasi altra località)
pomodoro
secco
olio
extravergine di oliva
sale,
peperoncino
Se non
l’avete già pronto, preparate almeno un litro di brodo vegetale con acqua,
carota, sedano, cipolla, pochissimo sale e pochissimo olio; quindi filtratelo.
Mondare le
erbe e lavarle accuratamente (non che siano più sporche di una qualsiasi
verdura comperata dall’ortolano, anzi, ma è sempre meglio usare molta acqua e
un po’ di bicarbonato), quindi spezzettarle.
Rompere il
pane pistoccu in pezzi più o meno grandi secondo i gusti, ma omogenei.
In una
pentola per minestre (meglio di coccio) scaldare l’olio con un pomodoro secco
tritato, quindi aggiungere le erbe, coprire di brodo già bollente e cuocere
circa 30 minuti a fuoco dolcissimo. Assaggiare e aggiustare di sale e
peperoncino.
Aggiungere
il pane, mescolare e cuocere altri 5, 10 minuti.
Servire
fumante con pecorino grattugiato, se piace; oppure con un filo di olio crudo
per ogni piatto.
Questa minestra ha un aspetto delizioso! Se l'avessi adesso spazzolerei l'intera zuppiera.... Ora vado a vedere come è fatta la borragine e uno di questi giorni provo a replicarla.
RispondiEliminaCara Flandilatte, la borraggine è una pianta comunissima: l'avrai vista un milione di volte! I suoi fiori blu elettrico sono riconoscibili e illuminano prati e fossi (a dir la verità cresce benissimo anche nelle aiuole in città, almeno da noi) e le su foglie pelosette sono ottime per fare il ripieno dei ravioli, per le frittate, per le zuppe e sono indispensabili per diverse specialità della cucina ligure :-)
EliminaGrazie!
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