Ero appena
rientrata dal mercatino con una lattugona freschissima e pensavo di cucinare
una minestra di lattuga e patate di Gavoi, ma la mia proposta ha suscitato poco
o nullo entusiasmo. Anzi, mi è stato espressamente chiesto di rivolgere il mio
estro culinario verso qualcosa di decisamente più... consistente.
Vabè, ho
riposto la lattuga e mi sono imbattuta in alcuni carciofi – praticamente gli
ultimi della stagione, visto il caldo che è scoppiato - e nel vassoio dei formaggi.
Il profumo della ricotta mustia, acquistata sabato scorso durante la
manifestazione enogastronomica Prendas a Ittiri (Sassari), mi ha fatto venir
voglia di utilizzarla per qualcosa.
Per due
persone:
140 g di
riso per risotti (Carnaroli)
brodo
vegetale
4 cuori
di carciofo
1
cipollotto
ricotta
mustia in quantità a piacere
olio
burro
vino
bianco secco
pepe
bianco
sale
Riscaldare
il brodo vegetale (se già pronto; oppure prepararlo con acqua, carota, sedano, cipolla,
un piccolo pomodoro, pochissimo sale e pochissimo olio e lasciarlo sobbollire
almeno 20 minuti).
Mondare i carciofi e ricavarne i cuori (le foglie esterne –
a parte le più dure – e i gambi ben ripuliti possono essere anche utilizzati
per una minestra) e tagliarli in piccoli pezzi gettandoli man mano in acqua
fredda con succo di limone.
Affettare
il cipollotto a rondelle sottili, quindi farlo appassire in un misto di olio e
burro a fuoco molto dolce. Gettare il riso tutto insieme nella pentola (fondo
spesso, non grande) e ravvivare il fuoco.
Far
tostare il riso rigirandolo con un cucchiaio di legno, quindi bagnare con poco
vino bianco secco e far evaporare.
Sciacquare
i carciofi in un colino sotto l’acqua corrente e unirli al riso.
Bagnare
con un paio di mestoli di brodo e procedere alla cottura. Ci vorranno circa 20
minuti e il brodo andrà aggiunto pian piano, mescolando spesso e mantenendo il
fuoco molto basso.
Nel
frattempo sminuzzare un pezzo di ricotta mustia e ricavarne anche delle
striscioline con una grattugia a denti larghi per usarle come decorazione.
Spegnere
il fuoco, salare e pepare con moderazione (la ricotta è piuttosto saporita),
aggiungere una piccola noce di burro fresco e la ricotta sminuzzata. Mescolare
per circa un minuto. Versare nei piatti e completare con le striscioline di ricotta.
* La
ricotta mustia è una ricotta ricavata dal siero di latte esclusivamente di
pecora, poi leggermente salata a secco e quindi posta ad affumicare in modo
lento e naturale su un cannicciato vicino o sopra il focolare. Ovviamente
questo è il metodo tradizionale; oggi nei caseifici esistono delle apposite
“camere” nelle quali l’affumicatura si ottiene in poche ore e in modo uniforme
per tutte le forme prodotte. Ovviamente ce ne sono di ottime anche prodotte in
questo modo, ma, se riuscite a trovarne una forma “all’antica” non fatevela
scappare: è tutta un’altra cosa.
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