L’isola
offre una gran varietà di fagioli, come ho scritto qualche tempo fa (qui il post, se vi va di approfondire) e io sono una collezionista. Quando ne trovo
una varietà nuova me la porto a casa e, se secca, la conservo in barattolo. La
dispensa è quindi ben fornita; l’unico problema, se così vogliamo chiamarlo, è
che alcune varietà secche si possono mettere direttamente in pentola senza
ammollo, altre invece lo richiedono. Bisogna organizzarsi e, per una volta,
evitare di improvvisare il pranzo. Allora tanto vale, mentre si lasciano i
fagioli in ammollo, fare anche la pasta fresca.
Per quattro
persone:
200 g di
semola di grano duro varietà Cappelli
una
manciata di foglie fresche di basilico
acqua
sale e olio
200 g di
fagioli rossi secchi
sedano,
carota, cipolla
pomodori
secchi
aglio
olio
Per prima
cosa mettere i fagioli in ammollo in acqua leggermente tiepida. A seconda del
tipo di fagioli che utilizzerete il tempo necessario varierà: i miei sono stati
in ammollo quattro ore tonde, ma potrebbero servirne otto, o tutta la notte.
Informatevi al momento dell’acquisto.
Tritare con
la mezzaluna le foglie di basilico pulite. Formare la fontana di semola sulla
spianatoia di legno, fare un incavo al centro e versarvi un po’ di olio, un po’
di acqua a temperatura ambiente e un pizzico di sale, più il basilico.
Mescolare dapprima con una forchetta, poi impastare con le mani fino a ottenere
una pasta liscia. Se occorre si può aggiungere acqua nel corso della lavorazione.
Formare una palla, avvolgerla in pellicola per alimenti e conservarla in
frigorifero per circa un’ora.
Riprendere
la pasta e stenderla con il matterello o con la macchinetta tirasfoglia. Io ho
usato il matterello, perché volevo una pasta un po’ rustica e irregolare.
Ritagliare la pasta con l’apposita rotellina in un formato corto e larghetto.
Lasciarla asciugare sul piano in legno cosparso di farina, coprendola con un
telo.
Scolare i
fagioli dall’ammollo.
Tritare
pomodori secchi, aglio, carota, sedano e cipolla e far insaporire il trito in
olio extravergine di oliva. Aggiungere i fagioli, quindi ricoprire di acqua
(almeno un litro e mezzo) e far cuocere lentamente. Il minestrone è pronto
quando i fagioli sono teneri. Non occorre aggiungere sale perché i pomodori
secchi danno già tutto il sapore necessario.
Cuocere la
pasta fresca nella solita abbondante acqua salata; quando è ancora al dente scolarla sommariamente (ovvero, toglierla pian piano con un mestolo forato e
non gettar via tutta l’acqua nello scolapasta) e unirla al minestrone.
Lasciar
sobbollire rimestando delicatamente per alcuni minuti. Solo in questo momento,
se servisse, regolare di sale.
Servire
fumante irrorando con un filo di olio crudo.
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