Involtini
di verza: mai, mai, mai fatti. Nemmeno quelli alla milanese che pure mia nonna portava
in tavola con una certa frequenza. Poi è venuto il Calendario del cibo italiano
di AIFB (Associazione Italiana Food Blogger) e ha proposto il 4 gennaio come
“Giornata nazionale degli involtini di verza” e ho dovuto prendere coscienza
che c’è un mondo... che si può involtolare in una foglia di verza! A parte gli
scherzi, la cosa è nata piuttosto per caso: meditavo da giorni sul perché non
li avessi mai cucinati e, a un certo punto, le mani si sono mosse più veloci
della mente e hanno prodotto questa versione degli involtini di verza. Con il
burro come a Milano, ma con il riso sardo, con il formaggio di capra e con le
nocciole che mi hanno regalato le care amiche di Tiana (Nuoro)
Per 10
involtini (due a persona possono bastare)
1 bicchiere
(circa 200 grammi) di riso sardo tipo Carnaroli
150 g di
formaggio caprino semistagionato
60 g di
burro
10 foglie
grandi di verza più alcuni ritagli o foglie spezzate
1 manciata
di nocciole non tostate
1 spicchio
d’aglio
sale
aceto
bianco di vino
Portare a
bollore circa 2 bicchieri di acqua con circa 30 grammi di burro e qualche
chicco di sale grosso. Gettarvi il riso e farlo cuocere a fuoco dolce per circa
15 minuti. Dovrebbe consumarsi tutta l’acqua (tenetelo d’occhio) ed essere solo
leggermente al dente. Lasciarlo raffreddare allargandolo su un piatto.
In una
casseruola larga far sobbollire dell’acqua leggermente acidulata con l’aceto e
immergervi le foglie di verza, mondate e lavate, per alcuni minuti. Devono
essere al dente. Stenderle su un canovaccio e lasciarle raffreddare.
Stufare
nella medesima casseruola i ritagli di verza con uno spicchio d’aglio schiacciato
e pochissimo burro, aggiungendo acqua solo se serve. Salare leggermente.
Lasciar raffreddare.
Tagliare il
formaggio di capra a dadini minuti, tritare le nocciole non tostate con la
mezzaluna. Unire il tutto alla verza stufata, mescolare e aggiungere anche il
riso. Se occorre salare.
Sistemare
un cucchiaio abbondante di composto su ogni foglia di verza e arrotolare,
impacchettando bene per evitare che il ripieno fuoriesca e, se occorre,
chiudere ancor meglio utilizzando uno stuzzicadenti.
Sistemare
gli involtini stretti stretti nella medesima casseruola già utilizzata,
cospargerli con fiocchetti di burro, aggiungere pochissima acqua e lasciarli
cuocere sul fornello più piccolo e a fiamma dolcissima per circa 10 minuti.
Servirli
immediatamente.
La badante di mia mamma è rumena e proprio ieri mi ha raccontato il loro modo di fare gli involtini di verza, l'avessi affrontato prima questo argomento avrei partecipato al calendario! Ci proverò a breve anche io è un piatto che nonn faccio mai. Ottimo piatto!
RispondiEliminaGrazie! Per me è stata la prima volta in assoluto! Li ho mangiati milioni di volte, ma cucinati mai. Questi sono proprio inventati; ovvero nessuna tradizione né di famiglia, né di territorio, anche se gli ingredienti, in fondo, sono molto comuni e disponibili praticamente in tutta Italia
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