Un periodo
festivo che per certi versi è durato fin troppo e per altri è volato. Lo
concludo oggi con un risotto tra i più classici (talmente classico che non
scrivo nemmeno la ricetta): quello con radicchio, formaggio erborinato e noci, sfumato
con spumante.
L’unica
particolarità è che tutti, ma proprio tutti, gli ingredienti sono sardi, in riconoscente
omaggio a questa isola che, ne sono certissima, anche per il 2016 mi offrirà molto con la generosità e la spontaneità che la contraddistinguono.
Il riso è
infatti coltivato a San Vero Milis (Oristano), lo spumante è di una rinomata
cantina di Arzachena (Olbia-Tempio), il formaggio erborinato di pecora è
prodotto in un caseificio di Thiesi (Sassari), il radicchio viene direttamente
dai campi del mio ortolano di fiducia e le noci dai bellissimi alberi di Tiana
(Nuoro). Ah, dimenticavo: l’indispensabile pizzico di sale proviene dalle
saline di Cagliari e il burro – fondamentale per il risotto – dalle latterie di
Arborea (Oristano).
Ops...
manca l’Ogliastra! Però posso rimediare questa sera gustandomi una frue (formaggio fresco acido) di latte di capra che viene proprio da quelle zone.
E con questo auguro a tutti il migliore anno bisestile possibile!
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