La mia
passione per gli spaghetti è nota, così come quella per la chitarra (intesa
come strumento per produrre gli spaghetti). Setacciare la semola e mettersi a
impastare è quindi sempre un gran piacere.
Questa
volta ho aggiunto all’impasto un po’ di zafferano che, però, non viene dallo
splendido altipiano di Navelli a far compagnia a questo formato di pasta così
tipicamente abruzzese, ma è Zafferano di Sardegna DOP
prodotto nei territori dei Comuni di San Gavino Monreale, Turri e
Villanovafranca, in provincia del Medio Campidano.
Anche i carciofi usati per condire la pasta sono tipicamente
sardi, della varietà Carciofo Spinoso di Sardegna, che, a loro volta, si
possono fregiare della DOP e che, diciamocelo, sono buonissimi. Sono anche gli
ultimi della stagione e quindi sono piccolini; quindi, tenendo conto
dell’inevitabile scarto, per questa ricetta se ne devono usare quattro.
La ricotta poi è quella di pecora, che in questo periodo è
al massimo della bontà e della disponibilità, dopo l’inverno e prima
dell’eccessivo calore dell’estate, che farà calare la produzione di latte. Per
questa ricetta ho usato quella di Ortacesus (Cagliari), particolarmente
saporita e compatta e che, ora che ci penso, è l’ideale per il ripieno dei
ravioli... devo farli nei prossimi giorni!
Per due
persone:
200 g di
semola rimacinata di grano duro Cappelli
1 bustina
di zafferano in polvere
acqua e
sale q.b.
4 carciofi
1/ cipolla
bionda
200 g di
ricotta fresca di pecora
6 noci
circa
sale, pepe,
olio extravergine di oliva
Sciogliere
bene lo zafferano in polvere in pochissima acqua tiepida.
Stacciare
la semola sulla spianatoia di legno; disporla a fontana, aggiungere un pizzico
di sale e mezzo cucchiaio d’olio. Poi unire l’acqua con lo zafferano.
Cominciare ad amalgamare con una forchetta, quindi aggiungere altra acqua e
impastare con le mani. Ricavare un impasto molto liscio ed elastico. Farne una
palla e lasciarla riposare sulla spianatoia stessa sotto una ciotola
rovesciata.
Nel
frattempo mondare i carciofi e tagliarli a listarelle. Immergerli man mano in
acqua con un po’ di aceto o succo di limone. Affettare sottile anche la
cipolla.
In un
tegame ampio scaldare un po’ di olio, unire la cipolla, farla appassire e poi
aggiungere i carciofi ben lavati e grondanti acqua. Far stufare, aggiungendo acqua solo se serve, fino a che i
carciofi non saranno completamente cotti. Aggiustare di sale e tenere da parte.
Setacciare
la ricotta direttamente nella zuppiera o ciotola di servizio. Aggiungere un
paio di cucchiai d’olio, un po’ di sale e pepe bianco appena macinato.
Sgusciare
le noci e tritare i gherigli con un coltello pesante.
Riprendere
la pasta, dividerla in 8 parti e lavorare una parte per volta conservando le
altre sotto la ciotola. Stendere la pasta con il matterello in una sfoglia non
troppo sottile, dalla forma il più possibile regolare. Ricavare degli spaghetti
piccoli e non tanto lunghi, utilizzando la chitarra dal lato dove le corde di
acciaio sono più strette. Man mano che gli spaghetti sono pronti disporli su un
tagliere cospargendoli leggermente di semola ed evitando che si sovrappongano
troppo.
Portare a
bollore abbondante acqua salata e, nel frattempo, riaccendere il fuoco sotto i
carciofi. Unire un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta alla
ricotta setacciata e mescolare bene.
Lessare la
pasta per non più di tre minuti, quindi scolarla sommariamente e gettarla nella
padella con i carciofi. Mantecare.
Versare
quindi il tutto nella ciotola con la ricotta, aggiungere le noci, mescolare
bene e servire immediatamente.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti non sono moderati, quindi mi affido alla vostra capacità di essere gentili ed educati :-)
Se lo desiderate, potete anche mandarmi un messaggio privato. L'indirizzo lo trovate in alto a destra, sulla home page