Qualche
giorno fa il caro amico Emiliano della Libreria Azuni mi ha coinvolto
nell’organizzazione di un aperitivo per festeggiare l’uscita in Italia di una
trilogia di romanzi: quelli dello scrittore americano Kent Haruf pubblicati dal
giovanissimo NN Editore di Milano. Devo dire che ha avuto gioco facile sapendo
bene sia che il mio primo amore – mai sopito – sono i libri, sia che quei tre
libri in particolare mi sono piaciuti tantissimo. Inoltre, visto che i bei libri
sono ormai merce rara (sono ipercritica, lo so, ma son fatta così), festeggiare
quando se ne trova uno – anzi tre, in questo caso! – è praticamente un dovere.
Insomma... ieri
sera in libreria, in abbinamento alla birra tutta sassarese della P3 BrewingCompany, per gli amici che hanno voluto partecipare c’erano anche i miei
salatini. Alcuni già ampiamente collaudati e in più un tipo nuovo nuovo, che
trovate spiegato qui sotto.
Uno
stuzzichino “ruvido” tra le dita e sul palato, ispirato ai personaggi di Haruf:
gente un po’ ispida e non proprio allineata, modellata dalla propria terra. E,
per questo, in fondo non lontanissima dai sardi e dalla Sardegna.
Per 35
pezzi
150 g di
semola rimacinata integrale
50 g di
semola rimacinata
50 g di
mandorle non sbucciate
40 g di
strutto
scorza di
un limone non trattato
1
cucchiaino da tè di sale fino
acqua q.b.
Prelevare
la scorza (solo la parte gialla) di un limone non trattato con il pelapatate e
tritarla nel mixer insieme alle mandorle.
Setacciare
insieme sulla spianatoia le due semole. Aggiungere lo strutto e il mix di
mandorle e limone. Unire anche il sale. Mischiare gli ingredienti con una
forchetta, quindi aggiungere un po’ di acqua e cominciare a lavorare con le
mani. Aggiungere poca acqua per volta fino a che la pasta non comincia a
prendere consistenza.
Impastare
per una quindicina di minuti almeno per dare modo allo strutto di sciogliersi e
amalgamarsi bene. Tirare e girare la pasta più e più volte. Formare una palla e
lasciar riposare sotto una ciotola sulla spianatoia stessa.
Portare il
forno a 200°; nel frattempo rivestire la placca con carta da forno.
Riprendere
la pasta, suddividerla in 35 parti con un coltello o una spatola, quindi
modellare ogni parte con le mani e ottenere dei cilindretti da ripiegare
leggermente a mezzaluna direttamente sulla carta da forno. Se preferite potete
dare a questi salatini anche una forma tonda e appiattita.
Cuocere per
8 minuti. Aprire il forno e ribaltare ogni salatino. Cuocere altri 8 minuti.
Spegnere il forno e aprire subito lo sportello.
Lasciarli
raffreddare completamente prima di servire. Ottimi anche il giorno dopo se
conservati avvolti in un telo.
ottima idea l'abbinamento con la birra ! Non conosco Kent Haruf, mi inforno meglio...Buona domenica
RispondiEliminaGrazie, Chiara! E che birra...!
EliminaComunque i libri di Haruf te li consiglio spassionatamente. Poi fammi sapere cosa ne pensi